Per anni, i medici si sono affidati all'ispezione visiva per identificare lesioni sospette di cancro sulla pelle ma adesso possono contare su un alleato in più: l’intelligenza artificiale (IA).
Grazie ad algoritmi di apprendimento basati sul riconoscimento delle immagini è possibile, infatti, ottimizzare il processo diagnostico del medico e orientarlo più rapidamente al problema.
Intelligenza artificiale in sanità
L’intelligenza artificiale è un asset fondamentale per il sistema sanitario in quanto consente di elaborare insiemi di dati di grandi dimensioni per eseguire un'attività specifica, con l’abilità intellettuale di un essere umano.
Gli algoritmi informatici, infatti, sono progettati per migliorarsi continuamente sulla base delle esperienze passate; cioè più elaborano informazioni meglio si addestrano al riconoscimento di schemi, superando di gran lunga le capacità del cervello umano.
Grazie all’apprendimento di uno schema riescono quindi a prevedere un risultato: nel nostro caso, l'indicazione del rischio di cancro della pelle di una macchia cutanea.
I vantaggi dell’IA in ambito dermatologico
Nel campo della dermatologia si stanno sviluppando diverse app basate sull'intelligenza artificiale capaci di valutare le lesioni cutanee benigne e maligne.
Attraverso un processo di apprendimento basato sul riconoscimento delle immagini queste applicazioni rispondono alle esigenze di disponibilità e tempestività dei pazienti con lesioni sospette e offrono un aiuto concreto per il monitoraggio di una macchia cutanea nel tempo, ma soprattutto rappresentano un valido supporto alle decisioni cliniche per aiutare i dermatologi nella diagnosi.
Come l'IA rileva il cancro della pelle
Numerose soluzioni di intelligenza artificiale in dermatologia sono state progettate per tenere sotto controllo la pelle e valutare il rischio melanoma, ma quanto sono affidabili?
Uno studio, pubblicato su The Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology, ha valutato la sensibilità dell’algoritmo di intelligenza artificiale dell’app SkinVision, rispetto alla capacità di trovare corrispondenza tra le foto delle macchie cutanee fatte dagli utenti e il rischio melanoma.
Per addestrare l’algoritmo, i data scientist di SkinVision hanno utilizzato un ampio e vario database che copre tutti i tipi di pelle e le sue condizioni: oltre 100.000 immagini di nei raccolte da 2,9 milioni di foto degli utenti, selezionate dal team di dermatologi e classificate in base alla diagnosi, e valutate poi anche rispetto al golden standard del cancro della pelle.
Secondo i dati pubblicati, la sensibilità dell’algoritmo SkinVision ha raggiunto un impressionante 95%, ovvero l’app è in grado di rilevare correttamente il cancro della pelle il 95% delle volte.