In un’epoca di grandi trasformazioni, che vedono una riorganizzazione generale della pratica clinica, la medicina digitale appare come la soluzione ideale per ottimizzare tempi e costi dell’assistenza sanitaria.
Numerose prestazioni che prima venivano erogate unicamente in ambulatorio adesso sono fruibili a distanza grazie alla telemedicina, ai dispositivi digitali e alla rete internet.
Tuttavia, si impone sempre più la questione sulla riservatezza delle informazioni lasciate dal paziente in rete, registrate e tracciate sul web.
Indagine Kaspersky: che rapporto hanno pazienti e telemedicina?
Da una recente indagine, condotta da Kasperkey su alcuni fornitori dell’industria sanitaria, è emersa molta diffidenza dei pazienti verso i servizi di telemedicina per paura di rischi legati alla sicurezza.
Il 75% degli intervistati ha dichiarato di essersi trovato di fronte pazienti che hanno rifiutato di fare una videochiamata con il personale medico per mancanza di fiducia verso la telemedicina in generale (25% dei casi), riluttanza ad apparire in video (50%) e assenza di attrezzature adeguate (25%).
Tuttavia, quello che di positivo è emerso dai pazienti nei confronti della telemedicina riguarda la possibilità di risparmiare tempo e denaro grazie alle tecnologie moderne, oltre al fatto di accedere a cure specialistiche di qualità potendo scegliere fra più esperti da consultare.
Tra i servizi più apprezzati c’è il monitoraggio da remoto tramite dispositivi indossabili (44%), le videochiamate e chat in tempo reale con i medici (44%), così come la possibilità di raccogliere e archiviare su piattaforme sicure i dati dei pazienti.
Quali dati sensibili vanno tutelati in telemedicina?
Nel momento in cui il paziente si connette alle piattaforme di telemedicina accetta già di condividere riferimenti anagrafici e contatti personali.
In base poi alla specifica richiesta (teleconsulto, videovisita, telemonitoraggio) darà informazioni sulla sua condizione clinica, condividerà eventuali referti ed esami pregressi, fornirà dettagli su terapie prescritte, oltre che implicitamente mostrerà la propria immagine e il suo contesto privato.
La prenotazione di servizi assistenziali a distanza, inoltre, comporta anche il fatto di inserire un numero di carta di credito, dati di fatturazione, ecc.
Ne consegue che tanto i dati sensibili quanto l’intero insieme dei dati personali necessitano di essere condivisi in sicurezza, in maniera da tutelare al massimo la privacy del singolo individuo.
Come Paginemediche tutela i dati degli utenti
La piattaforma Paginemediche, fornitore di servizi di telemedicina integrata, considera la privacy e la sicurezza dei dati condivisi dai pazienti una priorità. La nostra piattaforma è infatti GDPR compliant, ossia progettata in conformità al Regolamento europeo per la protezione dei dati.
Questo significa che tutti i suoi addetti e responsabili conoscono bene le misure tecniche e organizzative per tutelare i dati personali degli utenti e la loro trasmissione in rete, in modo da garantire sempre un servizio sicuro e protetto.
Infatti, i dati sensibili rilasciati sulla piattaforma da ciascun utente (al momento di un consulto via chat oppure di una prenotazione di una visita) sono utilizzati per le sole finalità relative all’erogazione e fruizione dei servizi di telemedicina, e tali condizioni sono esplicitate all’utente in forma scritta.