Nel corso della seconda puntata di Sanità Next, si è affrontato il tema della medicina digitale e di come il suo sviluppo stia andando ben oltre la telemedicina. Stiamo vivendo, infatti, un’assistenza sanitaria sempre più ibrida, dove le visite si svolgo in modalità virtuale grazie a nuovi attori – esterni all’ecosistema della salute - che forniscono servizi innovativi per agevolare il rapporto medico-paziente.
La digitalizzazione dell’approccio alla salute di Paginemediche
Tra le realtà concrete di telemedicina e di medicina digitale in Italia, è stata invitata a raccontare la propria esperienza anche Graziella Bilotta, CEO di Paginemediche.
L’azienda opera a tutto campo nel settore della digital health dal 2015, ed è pensata per connettere medici, pazienti e servizi all’interno di un’esperienza di salute personalizzata.
“Paginemediche - racconta la CEO Bilotta - è una piattaforma che facilita il lavoro del medico, lo connette con il paziente e aiuta le persone a stare meglio attraverso la digitalizzazione del PDTA, ovvero il percorso diagnostico-terapeutico assistenziale. Paginemediche offre una serie di servizi digitali pensati sia per medico che per il paziente. In particolare, supporta l’attività del medico attraverso servizi tecnologici che facilitano la gestione dell’ambulatorio, razionalizzando il proprio tempo e ottimizzando l’efficacia della comunicazione con il paziente. Inoltre, agevola soprattutto l’attività del medico di medicina generale da incombenze burocratico-amministrative legate alla sua attività”.
Dall’altro lato la piattaforma offre agli utenti servizi per migliorare la prevenzione di molte patologie e di essere supportati nel percorso di diagnosi, cura e trattamento, anche a distanza. La piattaforma mette a disposizione altresì un libretto sanitario personalizzato che rende più efficace anche il monitoraggio clinico-terapeutico del paziente, anche attraverso il collegamento con dispositivi esterni.
L’esperienza di telemedicina dell’azienda sanitaria di Mestre
“La collaborazione con l’Ulss 3 Serenissima di Mestre – continua la CEO Bilotta – è nata durante l’emergenza sanitaria scatenata dal Covid-19, quando abbiamo messo a disposizione il nostro tool-kit di telemonitoraggio domiciliare dei pazienti Covid. Da lì abbiamo sperimentato una soluzione analoga che riguarda i pazienti con scompenso cardiaco.
Insieme ai clinici della Ulss 3 abbiamo avviato il telemonitoraggio da remoto di questi pazienti attraverso l’uso di device di raccolta dati clinici in tempo reale, direttamente collegati alla piattaforma.
Questo ha consentito al paziente di essere monitorato a distanza dallo specialista anche durante il periodo di lockdown e intervenire solamente in caso di anomalie. Solamente nel primo mese, conclude la CEO Bilotta, abbiamo registrato l’adesione all’utilizzo dei nostri servizi di oltre 1000 medici con una vera e propria trasposizione dell’ambulatorio da fisico a digitale”.
Per chi volesse rivedere integralmente la puntata “Telemedicina: opportunità e sfide per un'assistenza ibrida” può cliccare qui.