Il dispendio quotidiano di calorie di una casalinga è sorprendente: 2.600 in cinque ore e mezzo di faccende domestiche. Un lavoro paragonabile a quello dello sportivo con gli stessi rischi di infiammazione ad articolazioni, muscoli e tendini. Al contrario dell’atleta, però, la casalinga è inconsapevole dei rischi da iper-attività e spesso trascura i primi sintomi dolorosi, favorendo l’Incidenza di problemi cronici e degenerativi.
Altro che gomito del tennista! La casalinga costringe le braccia a straordinari quotidiani fino ad infiammare i tendini estensori. Il dolore, localizzato nell’osso del gomito, si intensifica portando la spesa o lucidando finché diventa difficile anche girare la chiave. E che dire del ginocchio della lavandaia? Strofinare i pavimenti in ginocchio può infiammare i cuscinetti adiposi tra rotula e pelle, formando una tumefazione dolorosa.
Nessuna articolazione è al sicuro: pulire con le braccia alzate sollecita la spalla, svitare la caffettiera usura l’articolazione del pollice e stirare ferme in piedi per ore fa male alla colonna causando nel tempo lombalgia, invecchiamento precoce dei dischi intervertebrali e Artrosi. Parola d’ordine: cautela!
Il personal trainer di una casalinga consiglierebbe di iniziare la giornata con attività fisica leggera per scaldare i muscoli - una passeggiata fino alla scuola o al supermercato, per esempio - per poi proseguire con gli sforzi più sostenuti, avendo l’accortezza di piegare le ginocchia nel sollevare pesi. A fine giornata via libera a stretching e bagni caldi per allentare le tensioni; bandito invece il riposo in poltrona che favorisce la pressione dei dischi vertebrali.
Una nota positiva? Il superlavoro sarà pur Traumatico per le articolazioni, ma un dispendio superiore alle 500 calorie settimanali è un toccasana per l’apparato cardiovascolare.