Il segreto della bellezza e del fascino da eterna ragazzina di Gwyneth Paltrow? A svelarlo al 'New York Times è lei stessa'. Non si tratta di bisturi, filler o altri trattamenti simili, ma di qualcosa che lascerà molti di stucco.
Già, perché la star di Hollywood - nota soprattutto per film come Sliding Doors o Shakespeare in Love - ha raccontato di essersi sottoposta più volte all'apiterapia. "Sì, sono stata punta dalle api - conferma e ammette la stessa attrice, come riporta il Corriere. Di solito, la gente usa la apiterapia per curare infiammazioni e cicatrici. In realtà è un trattamento incredibile. Attenzione, però, è una Terapia estremamente dolorosa".
Una pratica, in realtà, già usata da tante altre vip che pur di apparire belle e giovani si sottopongono a questo trattamento che sfrutta i benefici del veleno delle api per distendere i tessuti del corpo.
Due possibilità di utilizzo
È possibile utilizzare il veleno delle api in due diversi modi: o facendolo iniettare direttamente dall'ape con un operatore che la tiene con una pinzetta oppure si può trovare in creme e unguenti per un' applicazione più semplice e facile da applicare anche in casa. Nel primo caso è consigliato effettuare dei test per evitare gravi effetti collaterali. Le creme hanno un prezzo di circa 30 euro.
Storia dell'apiterapia
Il modo esatto in cui funziona il veleno delle api, non è ad oggi del tutto chiaro e le sue prestazioni non sono state scientificamente provate. Gli esperti, però, sostengono che sia più efficace il veleno primaverile perché 'rimpolpato' dalle buone fonti di polline che crescono nella bella stagione. L'apiterapia è un trattamento terapeutico che consiste nella raccolta e secrezione dalle api di miele, polline, propoli, pappa reale, pane delle api, larve, cera e veleno. Una tradizione molto antica che sembrerebbe addirittura risalire agli Egizi, e poi successivamente adoperata in epoca greca e romana. Il veleno d’ape sarebbe stato conosciuto anche in altre antiche civiltà, come quella assiro-babilonese dove veniva usato come antidolorifico. Ippocrate l’avrebbe utilizzato per guarire artrite e altri problemi alle articolazioni e infiammatori.
L'apiterapia così com'è conosciuta oggi nasce in Austria tra l’’800 e il ‘900 ad opera del dottor Philip Terc, che la utilizzò per curare reumatismi e artriti. Negli anni Cinquanta in Cecoslovacchia fu poi introdotto un metodo più efficace e meno pericoloso per le api - almeno rispetto ai precedenti - che sfrutta una leggera scossa elettrica per indurre le api a infilare il pungiglione in un materiale (una sottile membrana di polietilene) che permetteva di sfilarlo senza danni, rilasciando però il veleno. L'operazione non provoca la morte degli insetti, tuttavia, se viene ripetuta troppo frequentemente riduce l'attività di covata e la resa del miele del 10-15%. Oggi, oltre che in America, l'apiterapia ha importanti sviluppi in Russia e nei paesi dell’est europeo, Cina, Giappone, Corea, Canada, Francia, Germania, Svizzera e Austria. Quanto all'uso topico, la crema antirughe ha il suo ideatore nel'apicoltore brasiliano, Cyrus Protta ha visto l'approvazione dell'Agenzia brasiliana di Vigilanza sanitaria.
Il veleno delle api
Esso contiene mellitina, il più potente antinfiammatorio conosciuto, ricco di sostanze analgesiche, di istamina, isolecitina e apamina che hanno la proprietà di interferire con il sistema nervoso centrale. Il veleno delle api agisce in questo modo: stimola le capsule surrenali, inducendo un aumento del tasso di cortisone nel sangue e provocando una dilatazione dei vasi che fa abbassare la pressione.
Malattie per cui viene usato
I benefici del veleno delle api, oltre ai sopraddetti utilizzi estetici, possono avere effetti positivi su reumatismi, artrite, ulcere croniche, malattie vascolari chirurgiche, emicrania, ipertensione arteriosa, psoriasi, piaghe, cirrosi epatica, eczema.
Il parere degli esperti
Per chi sceglie l'applicazione diretta da parte delle api, il dottore Theodore Cherbuliez, psichiatra e Presidente dell'American Apitherapy Society, intervistato dal Los Angeles Times e come si legge sul Corriere, conferma che il trattamento sia molto fastidioso perché le api sono poste sui «punti caldi o lungo la spina dorsale per distribuire veleno in diverse parti del corpo».
Il veleno delle api "sarebbe in grado, grazie alla mellitina, di indurre sulla pelle un effetto di vasodilatazione - spiega la dermatologa Chiara Canci su Repubblica- con successiva produzione di fibre di collagene ed elastiche, indispensabili per donare giovinezza e freschezza al viso. L'apamina, inoltre, è un miorilassante e a questo componente si deve l'effetto distensivo sulle rughe". La crema non va usata da chi sa di essere allergico al veleno delle api. "Non ci sono ancora dati scientifici a riguardo - conclude Canci - ma mi sentirei per il momento di sconsigliarla a chi abbia precedenti di reazioni allergiche, sia cutanee (arrossamento e dolore localizzato, prurito, pomfi) che sistemiche (sindrome orticaria, angioedema, Shock anafilattico)". Insomma, una panacea contro tutti i mali, ma chissà che ne pensano gli animalisti...