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Tatuaggi e piercing: attenzione ai rischi

Tatuaggi e piercing: attenzione ai rischi

Tatuaggi e piercing possono provocare spiacevoli infezioni, soprattutto a persone allergiche e ipersensibili ai metalli.
In questo articolo:

Molti italiani che vanno in vacanza in paesi esotici sfoggiano, al loro ritorno, due 'souvenir' che ormai sono diventati alla portata di tutti: i tatuaggi ed il piercing. Forse è perché la vacanza è sinonimo di libertà che tanti turisti scelgono di farsi tatuare o 'bucare' lontano dal proprio paese e dalla propria famiglia, intendendolo come un'evasione dalla normale routine quotidiana.

Tanti di loro, però, oltre a portarsi a casa tatuaggi e piercing, si portano indietro anche qualcosa di molto più spiacevole: le infezioni. Va detto, infatti, che queste pratiche, sconsigliate da qualsiasi medico, non sono sempre sicure. Anzi, molto spesso chi si sottopone ad un piercing o ad un tatuaggio non è abbastanza informato sui rischi che può correre.

Prima...

Il rischio può essere presente già prima di cominciare; ci sono, infatti, alcune categorie di persone per le quali è tassativamente proibito sottoporsi a piercing o a tatuaggi: persone allergiche o ipersensibili ai pigmenti o ai metalli, persone già affette da qualche infezione, che potrebbero peggiorare, chi assume farmaci anticoagulanti, perché il sanguinamento successivo alla pratica potrebbe non riuscire ad arrestarsi, soggetti immunodepressi, che potrebbero sviluppare infezioni dovute all'introduzione dei pigmenti o del metallo, malati di Cuore, soggetti affetti da patologie dermatologiche gravi, come la psoriasi.

...durante

Anche se non si presentano i problemi descritti prima, bisogna comunque fare molta attenzione alla persona che effettua il tatuaggio o il piercing. La sterilità dell'attrezzatura è la prima cosa da notare; aghi e pinzette devono essere tassativamente monouso, pena il rischio di contrarre infezioni non solo locali, ma, cosa ben peggiore, che interessano tutto l'organismo, quali l'epatiteo addirittura l'AIDS. Quindi, affidatevi a centri riconosciuti, che possano esibire un certificato rilasciato dal Ministero della Salute ad esercitare questa professione.

...e dopo

La cura della propria persona dopo il piercing o dopo il tatuaggio non termina uscendo dal centro. Nel caso del piercing, assolutamente non va rimosso l'orecchino per i primi tre giorni, ma va disinfettato, senza tuttavia togliere le eventuali crosticine che possono formarsi. Dopo questi primi giorni, il foro si stabilizza e mantiene il proprio diametro costante. Attenzione, però, a toglierlo: il piercing potrebbe richiudersi con molta facilità e rapidità.

Per quanto riguarda il tatuaggio, invece, l'infiammazione superficiale asettica perdura per circa 3 settimane, durante le quali è possibile notare un certo arrossamento della pelle, dovuto alle punture. Eventualmente fatevi consigliare dal dermatologo una crema antibiotica per proteggere la pelle, che in questo periodo, potrebbe infettarsi data la sua delicatezza.

E se non mi piace più?

Per quanto riguarda il piercing, niente di più semplice che togliere il gioiello applicato ed il foro si richiuderà da solo in pochissimo tempo. Per il tatuaggio, la cosa si complica. È vero che ci sono delle metodiche Laser che eliminano i tatuaggi, ma il loro utilizzo e, soprattutto, la riuscita dell'intervento dipende da molte incognite: estensione del tatuaggio, tempo che è trascorso dalla sua creazione, colore, frequentazione delle sedute Laser, senza contare la cicatrice che comunque resta.

Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio 2021
3 minuti di lettura

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