Psoriasi e stress spesso vanno di pari passo: lo stress può peggiorare la psoriasi e la psoriasi può causare stress. Ma per fortuna ci sono diversi modi per alleviare lo stress che possono aiutare anche la psoriasi.
Il collegamento tra psoriasi e stress
Vivere con una patologia cronica può essere molto stressante, tanto più se è visibile, come la psoriasi, che provoca un’infiammazione nel corpo e macchie rosse, squamose e pruriginose sulla pelle.
A scatenare la psoriasi sono fattori ereditari, autoimmuni ma anche ambientali, incluso lo stress, che (in maniera non del tutto chiara) può innescare una riacutizzazione della malattia.
Psoriasi e stress, dunque, sarebbero legati a doppio filo: da un lato lo stress può favorire un peggioramento dei sintomi, dall’altro il prurito e l’isolamento sociale legato al pregiudizio che circonda chi soffre di psoriasi possono favorire lo sviluppo dello stress.
Come gestire la psoriasi senza stress
Le vicende della vita, soprattutto quelle che sollecitano risposte di stress rendono l’individuo più vulnerabile, fragile ed indifeso, tanto più se soffre di psoriasi dove i fattori psicologici possono influire sulla prognosi.
In tal senso può essere efficace intraprendere un percorso che miri a gestire meglio lo stress e ad avere uno stile di vita più sano e più funzionale. Perché la psoriasi non è solo un problema di salute, ma anche di natura sociale.
Tuttavia, non è facile incidere sugli aspetti psicologici della psoriasi. Molti pazienti, infatti, presentano tratti alexitimici di personalità, hanno cioè difficoltà ad accedere al proprio mondo emotivo con la tendenza a somatizzare.
Per questi pazienti sarà quindi importante lavorare con molto tatto sugli aspetti emotivi e relazionali della loro vita per una più efficace gestione dei sintomi.
Quattro modi per diminuire lo stress
Per migliorare la psoriasi, è consigliabile ridurre o gestire i sentimenti di stress attraverso:
- Tecniche di rilassamento: attività come la meditazione e la respirazione profonda favoriscono il rilassamento abbassando la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e quella respiratoria che diminuisce i livelli di ormoni dello stress, come il cortisolo;
- Terapia cognitivo comportamentale (CBT): aiuta a identificare i pensieri negativi e a sostituirli con pensieri sani e positivi. Una pratica comune è tenere un diario della gratitudine;
- Obiettivi prestabiliti: quando si impostano degli obiettivi da raggiungere, è possibile avere più controllo delle situazioni e spostare l'attenzione dall'innesco dello stress;
- Esercizio fisico: fare almeno 30 minuti al giorno di movimento è un buon antistress poiché aumenta i livelli di endorfine (sostanze chimiche prodotte dal corpo che alleviano lo stress e il dolore).