C’è una malattia che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo e riguarda il gioco d’azzardo patologico (GAP) conosciuto con il nome ludopatia.
Il giocatore patologico o ludopatico è guidato nel suo comportamento dalla dipendenza dal gioco, che crea un circolo vizioso dal quale non riesce più ad uscire portandolo conseguenze devastanti sul lato economico e dei rapporti sociali personali e interpersonali.
Ludopatia, quando il gioco diventa malattia
La ludopatia – come riconosce l’Organizzazione Mondiale della Sanità – è una vera e propria malattia mentale, con sintomi specifici, con impulsi incontrollabili a giocare d’azzardo o fare scommesse in denaro. Sul sito del Ministero della Salute, per dare una definizione della patologia, si legge che la ludopatia è “l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze”.
Negli ultimi anni il gioco d’azzardo è divenuto una vera e propria piaga sociale ed è stato necessario l’intervento delle Istituzioni per regolamentare i requisiti di chi può accedere al gioco e in che modo. Il Ministero e più precisamente l’AAMS, fornisce delle licenze solo agli operatori che sono in grado di garantire elevati standard di qualità e di sicurezza (controllo dell’età del giocatore che deve essere maggiorenne, limiti sugli importi di gioco per l’online e probabilità di vincita presentate).
Come si combatte la ludopatia
Il web ha sicuramente contribuito ad una diffusione massiccia di giocatori dipendenti in quanto ci sono siti dove si può scommettere in svariati ambiti:
- sport
- casinò
- bingo
- poker
- lotterie istantanee.
Insomma troppe possibilità per controllare e limitare l’uso improprio del gioco attraverso il web. Il giocatore che diventa compulsivo e quindi dipendente dalla dinamica del “perdo-vinco e perdo per rigiocare” non è semplicemente una persona che ha un vizio ma è un soggetto malato che ha bisogno di aiuto attraverso un percorso ben strutturato che preveda un team di professionisti multidisciplinari, che va seguito, compreso e curato.
Il Manuale Diagnostico dei Disturbi mentali, DSM-IV t.r. ha definito la ludopatia (GAP) come un comportamento persistente, ricorrente e maladattativo di gioco che compromette le attività personali, familiari o lavorative”. Nel 2013 l’APA ha rivisitato con una nuova definizione più aggiornata e scientificamente corretta ovvero: "Disturbo da Gioco d'Azzardo" (APA - DSM V 2013).
L’ICD-10 (International Classification Disease) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lo ha inserito tra i “disturbi delle abitudini e degli impulsi”. Ecco perché il Ministero della Salute ha istituito un Osservatorio volto a contrastare la diffusione di tale patologia divenuta un allarme sociale.