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Spray a base di insulina per contrastare l'Alzheimer

Spray a base di insulina per contrastare l'Alzheimer

È l'importante scoperta condotta dal CNR di Palermo che ha studiato e dato vita a un farmaco per veicolare l'ormone al cervello attraverso uno spray nasale.
In questo articolo:

Nanoparticelle spray a base di Insulina per combattere l'Alzheimer. È l'importante scoperta condotta dal CNR di Palermo che ha studiato e dato vita a un farmaco in grado di veicolare l’ormone direttamente al cervello attraverso uno spray nasale, per evitare l’ipoglicemia dovuta alla tradizionale modalità di somministrazione (periferica) dell’ormone e gli effetti collaterali delle terapie ordinarie.

Lo studio

La ricerca, pubblicata su Biomaterial, è stata coordinata dall’Istituto di biomedicina ed immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibim-Cnr) del capoluogo siciliano in collaborazione con i Dipartimenti di ingegneria chimica, gestionale, informatica, meccanica e di fisica e chimica.
Il prodotto, che è stato chiamato NG-In, è stato testato per la sua biocompatibilità (assenza di tossicità, risposte proliferative, immunogene e trombogeniche), emocompatibilità e protezione dalle proteasi. La sua efficienza consisterebbe nella capacità di attraversare la barriera emato encefalica. Una qualità testato in vitro attraverso un dispositivo per colture cellulari, formato da inserti permeabili che mimano la barriera naturale.

Il Morbo di Alzheimer

La malattia prende il nome dal neurologo tedesco Alois Alzheimer che nel 1907 ne descrisse per primo le caratteristiche. Si tratta di una sindrome a decorso cronico e progressivo che colpisce circa il 5% della popolazione al di sopra dei 65 anni. Essa costituisce la causa più comune della Demenza senile con un rischio che aumenta con l'avanzare dell'età anche se esistono casi sporadici di persone che presentano i primi sintomi della malattia con un esordio piuttosto precoce. Il morbo invade in modo progressivo le cellule del cervello, causando un deterioramento non reversibile di tutte le funzioni cognitive superiori, ovvero della memoria, il ragionamento e il linguaggio. La malattia può avere ripercussioni gravi anche sull'autonomia funzionale la capacità di compiere le normali attività quotidiane.

I nanogel

Per i ricercatori, quindi, NG-In potrebbe essere una buona soluzione alternativa contro la malattia. Si tratta di piccolissime particelle polimeriche reticolate idrofile, prodotte attraverso un processo innovativo che si basa sulle radiazioni ionizzanti create da un acceleratore di elettroni, solitamente usate per la sterilizzazione industriale di dispositivi biomedicali.

Leggi anche:
Il morbo di Alzheimer è una forma di demenza caratterizzata da sintomi come la perdita di memoria e l'afasia.

Il parere dell'esperto

Marta Di Carlo dell’Ibim-Cnr ha spiegato - come si legge sul blog ufficiale dell’Università di Palermo che "la consueta somministrazione periferica di insulina, utilizzata nella terapia diabetica, è un rischio per l’insorgenza/aumento d’ipoglicemia e resistenza all’insulina. Abbiamo quindi creato dei nanogel capaci di incorporare, proteggere e veicolare l’insulina direttamente al cervello (NG-In). Il team di ricerca ha prodotto questo nanosistema per la preparazione di uno spray intranasale. Tale somministrazione è una strategia alternativa per superare la barriera emato encefalica (Bee) ed arrivare più velocemente al cervello, tramite la mucosa olfattoria e bypassando la periferia, dove potrebbe produrre effetti indesiderati".
"Gli effetti neuroprotettivi di NG-In - conclude - sono stati verificati sulla capacità di inibire i diversi meccanismi neurodegenerativi (stress ossidativo, disfunzione mitocondriale, morte cellulare) indotti da Abeta, un peptide coinvolto nell’Alzheimer".
  Per approfondire guarda anche ”Il morbo di Alzheimer”

Ultimo aggiornamento: 01 Settembre 2017
4 minuti di lettura

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