La testa è una delle parti del corpo più soggette al dolore: il mal di testa può scatenarsi improvvisamente e con estrema intensità o comparire gradualmente in una zona e restare per ore.
Nella maggioranza dei casi le cefalee (così chiamate scientificamente) non sono gravi e, per fortuna, sono temporanee; in altri, però, sono sintomi di malattie importanti. Ecco perché è fondamentale riconoscere i tipi di mal di testa.
Tipi di mal di testa
Esistono due tipi di mal di testa, così classificati dall’International Headache Society:
- Primari, dove il mal di testa stesso rappresenta il problema principale;
- Secondari, quando è causato da un'altra condizione che innesca dolore alla testa.
I mal di testa primari sono i più comuni ed anche i più frequenti: in Italia oltre 7 milioni di persone ne soffrono e le cause derivano dall'infiammazione delle parti del corpo intorno al collo e alla testa, tra cui nervi, vasi sanguigni e muscoli. Le cefalee primarie non sono pericolose ma spesso influiscono sulla qualità della vita: possono essere occasionali e risolversi velocemente, oppure durare ore ed essere debilitanti.
Le cefalee secondarie, invece, sono più rare ma generalmente più gravi in quanto il mal di testa è solamente la spia di un’altra malattia, talvolta importante. Spesso derivano da un problema strutturale che riguarda la testa o il collo, provocato da varie patologie, quali il mal di denti, il dolore causato da un seno infetto, il sanguinamento nel cervello, l’encefalite e la meningite.
Tipi di mal di testa primari
Esistono diversi tipi di mal di testa primari:
Il mal di testa da tensione è il tipo di cefalea più comune, colpisce maggiormente le donne e si verifica molto probabilmente a causa della contrazione dei muscoli che coprono il cranio che, quando sono stressati, possono infiammarsi, generando spasmi e dolore. I sintomi iniziano nella parte posteriore della testa, come una pressione, e si diffondono spesso sulle tempie o le sopracciglia, fino a circondare tutta la testa. L’intensità del dolore può variare ma, di solito, non è invalidante.
L’emicrania è il secondo tipo più frequente di cefalea primaria, il cui termine si riferisce a un mal di testa che colpisce, generalmente, un solo lato della testa. Si scatena solitamente con dolore intenso e pulsante che dura tra le 2 alle 72 ore, spesso associato anche a nausea, vomito, sensibilità alla luce e al suono. Quando questo mal di testa è preceduto da un sintomo premonitore si definisce emicrania con aura, mentre quando compare senza preavviso è un’emicrania senza aura.
La cefalea a grappolo, invece, è un tipo raro di cefalea primaria che colpisce più frequentemente gli uomini. È così chiamata perché tende a verificarsi ogni giorno per un periodo di una settimana o più, seguiti da mesi e anche anni senza mal di testa. Il dolore si verifica con episodi lancinanti intorno o dietro a un occhio che variano dai 30 ai 90 minuti, all’incirca alla stessa ora del giorno, spesso svegliando dal sonno. La causa può essere di derivazione genetica, innescato da cambiamenti nel sonno o da farmaci, ma anche da altri fattori come fumo, alcol e alcuni alimenti.
Altri tipi di mal di testa primari sono:
- Cefalea da farmaci dovuto all’eccessivo consumo di medicinali;
- Cefalea da variazioni ormonali, legate alle mestruazioni, alla pillola contraccettiva, la menopausa e la gravidanza;
- Nevralgia del trigemino e disordini dell’articolazione temporo-mandibolare;
- Mal di testa da congestione nasale o influenza;
- Cefalea cervicogenica, ossia mal di testa da cervicale con dolore al collo e rigidità muscolare;
- Mal di testa da weekend.
Mal di testa secondari: le cause
La comparsa di mal di testa secondari può essere associata a molte malattie, come individuato dall’International Headache Society:
- Traumi al collo e alla testa: edema o gonfiore all’interno del cervello, commozioni cerebrali senza sanguinamento, colpo di frusta e lesioni al collo;
- Problemi ai vasi sanguigni nella testa e nel collo: ictus o attacco ischemico transitorio, malformazioni arterovenose, aneurisma cerebrale o emorragia, infiammazione della carotide;
- Problemi ai vasi non sanguigni del cervello: tumori cerebrali; convulsioni; ipertensione endocranica;
- Infezioni, come la meningite, l’encefalite, l’HIV/AIDS, la polmonite o l’influenza;
- Farmaci e droghe;
- Cambiamenti nell’ambiente del corpo, tipo ipertensione, disidratazione, ipotiroidismo, dialisi renale.