Se una o due settimane prima dell'arrivo delle
La Sindrome premestruale colpisce le donne in età fertile, tra i 18 e i 45 anni, e può presentarsi sotto svariate forme e sintomatologie: mal di testa, irritabilità, gonfiore e ritenzione idrica, aggressività, depressione, tensione mammaria, stanchezza. È anche vero che non tutte le donne presentano questi sintomi, alcune ne hanno soltanto pochi. Inoltre, i sintomi non sono per nulla specifici e spesso tendono ad essere confusi con altre patologie. Ecco perché è così difficile diagnosticare la Sindrome premestruale con certezza, senza avere un diario su cui prendere nota della ricorrenza dei sintomi e delle date in cui questi si presentano.
In generale, la sindrome premestruale insorge tra i 4 ed i 7 giorni prima dell'arrivo delle mestruazioni e tende a scomparire il primo o il secondo giorno di flusso.
C'è una sorta di predisposizione in alcune donne che dipende sostanzialmente da alcuni fattori: familiarità, inizio dei sintomi durante la pubertà oppure in seguito ad assunzione di contraccettivi orali, casi di
I meccanismi che innescano la sindrome premestruale, invece, non sono ancora noti del tutto. C'è una teoria, che è quella più autorevole, che trova la causa di questi sintomi in uno squilibrio tra Estrogeni e progesterone a favore dei primi. Un'altra teoria, più recente, vede, invece, la causa nell'aumento di produzione di serotonina e betaendorfine, che agiscono sull'umore, l'una, e sulla sensazione di benessere le altre.
Spesso può capitare che le donne colpite da sindrome premestruale mostrino sintomi così gravi da incidere sulla vita quotidiana (lavoro, conduzione domestica, attività fisica, ecc.).
Sembra strano, ma un valido aiuto può venire dall'alimentazione. Il gonfiore addominale può essere eliminato abolendo i cibi ricchi di sale (tra cui anche cibi in scatola) e mangiando frutta e verdura; si può combattere anche la ritenzione idrica provocata dagli estrogeni. È consigliato anche utilizzare olio di oliva al posto dei grassi perché questi ultimi innalzano il livello di estrogeni.
Le bevande cosiddette eccitanti, quali caffé e tè in primo luogo, che sembrano dare un sollievo ai sintomi della sindrome premestruale, in realtà durano ben poco ed il malessere può presentarsi dopo qualche tempo in maniera più forte. Consigliati anche cibi ricchi di vitamina A, quali i frutti color arancione.
Un altro toccasana per combattere la sindrome premestruale è l'attività fisica. Fare sport rilascia in circolo le endorfine, che combattono il dolore; inoltre il movimento aiuta a combattere i crampi, a scaricare la tensione e a favorire un sonno più tranquillo, migliorando anche l'umore.
Nei casi con una più marcata depressione o coinvolgimento della sfera psichica, può essere indicata una psicoterapia mirata di tipo cognitivo-comportamentale. In alternativa, si può fare uso di farmaci specifici, quali gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, gli estroprogestinici, il danazolo, il magnesio, le vitamine B6 ed E.