Lo troviamo nei cibi che assumiamo tutti i giorni. Non sappiamo, però, che lo zinco è un grande alleato del nostro organismo in caso di influenza.
Coinvolto in numerosi processi biochimici, questo minerale si concentra in particolare nelle cellule di fegato, pancreas e reni, nella retina degli occhi e nei tessuti di muscoli, epidermide, ossa, unghie e capelli.
Migliora la vista, rinforza la memoria, rallenta l’invecchiamento cellulare grazie alla sua forte azione antiossidante, stimola la rigenerazione dell’epidermide e favorisce la guarigione delle ferite, serve alla sintesi degli ormoni, tra cui l’insulina. Ma lo zinco ha anche un ruolo importante nel sostenere il nostro sistema immunitario, soprattutto contro i virus influenzali e le infezioni batteriche.
Zinco, un alleato contro l’influenza
Diverse ricerche negli ultimi anni hanno dimostrato che una carenza di zinco aumenta la propensione a sviluppare sindromi influenzali e malattie respiratorie (soprattutto di natura infettiva).
Lo zinco è perciò uno dei micronutrienti più utili per supportare le difese del corpo durante la stagione fredda. Quando il clima cambia, le ore di luce si riducono, si sente un maggiore bisogno di dormire e la stanchezza è più forte del solito, si è anche più soggetti a prendere il raffreddore e l’influenza.
Lo zinco aiuta in questo senso ad alzare le difese e fare da scudo quando i virus cominciano a diffondersi: protegge l’organismo da eventuali attacchi e aiuta a tornare in forma più in fretta, se si resta vittima dell’influenza. Si può assumere a tutte le età, magari associato al rame (che ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche), ma anche al potassio, al selenio, al manganese, sottoponendosi a un trattamento in fiale durante il mese di ottobre. Naturalmente, è necessario chiedere consiglio al medico prima di assumere gli integratori.
Zinco, un aiuto contro l’influenza nella dieta mediterranea
Un menu bilanciato e completo ispirato alla dieta mediterranea contiene già lo zinco sufficiente al nostro sistema immunitario. L’organismo non è però in grado di costruire riserve di zinco da usare nei momenti di minor apporto del minerale o di aumentato fabbisogno (quando ci si ammala).
L’alimentazione quotidiana gioca pertanto un ruolo fondamentale nel mantenere il giusto livello di minerale nel nostro corpo. Le ostriche contengono una elevata quantità di zinco. Ma anche i crostacei come l’aragosta o il granchio ne sono ricchi.
Non sono cibi che possiamo mangiare di frequente, ma possiamo concentrarci su altri alimenti più alla portata delle nostre tasche e delle nostre tavole: i legumi contengono zinco. Così come la carne, l’avena, la frutta a guscio (come mandorle, noci, arachidi o pistacchi). Bene il pesce azzurro, irrilevante invece per un giusto apporto la quantità di zinco che c’è nei latticini. Chi non mangia la carne, il pesce e i legumi, può comunque assumere degli integratori specifici.