Le allergie alimentari nei bambini si verificano a seguito dell’ingestione di uno specifico alimento (di per sé innocuo) con sintomi che possono colpire il sistema gastrointestinale, la pelle o l’apparato respiratorio.
Allergie alimentari nei bambini
In un periodo in cui le allergie stanno aumentando di numero e di incidenza nella popolazione, i bambini rappresentano la categoria più esposta perché il loro organismo, soprattutto se ancora piccolissimi, è ancora in formazione.
L'allergia alimentare, infatti, di sviluppa perché il sistema immunitario risponde in maniera sbagliata agli antigeni di determinati alimenti, soprattutto proteine. Spetta al sistema gastrointestinale impedire il passaggio degli antigeni, ma poiché nei lattanti non è ancora completamente sviluppato, questa funzione può essere compromessa, dando luogo a reazioni allergiche.
Molte mamme si chiedono se gli alimenti potenzialmente allergizzanti possono essere introdotti durante la fase di svezzamento. La risposta è che possono essere inseriti fin da subito. Ritardarne l’introduzione nella dieta del bambino non riduce effettivamente il rischio di sviluppare allergie.
Come riconoscere un’allergia alimentare?
Innanzitutto, bisogna fare una differenza tra allergia e intolleranza, spesso ritenute uguali: l'allergia insorge subito dopo l'ingestione di un alimento allergizzante e non è correlata alla quantità di cibo ingerito, mentre l'intolleranza è legata alla quantità di esposizione all'alimento in questione.
Un’allergia alimentare è abbastanza riconoscibile perché insorge quasi subito (a circa mezz’ora dall’ingestione dell’alimento incriminato) con sintomi che colpiscono:
- l'apparato respiratorio (asma e congiuntivite)
- l'apparato gastrointestinale (diarrea, dolori addominali e vomito)
- la pelle (orticaria ed eczema).
La prova decisiva che si è allergici consiste nell’escludere l’alimento dalla dieta per 2-3 settimane e reintrodurlo verificando nuovamente la comparsa dei sintomi. In questo caso, l’alimentato dovrà essere eliminato definitivamente.
Quali alimenti sono a rischio allergia?
Gli alimenti più a rischio di scatenare allergie nei bambini sono:
- latte vaccino
- uova
- grano (glutine)
- soia
- alcuni tipi di pesce (crostacei)
- frutta a guscio, come arachidi e noci.
Le allergie a latte e uova si risolvono spontaneamente entro i 3 anni di età; più difficili, invece, le allergie agli altri alimenti. Molto dipende dalla predisposizione alle allergie che è un fattore ereditato dai genitori. In questi casi è consigliato prolungare il più possibile l'allattamento al seno, che permette di usufruire degli anticorpi materni.
Quando preoccuparsi?
Il pediatra andrà consultato in caso di orticaria, gonfiori, prurito o altri sintomi evidenti di allergia a circa mezz'ora dall'ingestione di un particolare alimento. Si consiglia invece di recarsi immediatamente al Pronto Soccorso quando il bambino ha fame d'aria e tosse, con conseguente sensazione di soffocamento.