In questo articolo:
Gli amanti degli snack, al latte, alla marmellata o al cioccolato, possono, dunque, tirare un sospiro di sollievo. Almeno secondo quanto afferma uno studio sfoderato dall'industria dolciaria italiana Aidepi che difende senza giri di parole le care merendine, accusando piuttosto le mamme del Bel Paese, o meglio di mezza Italia.
I risultati delle ricerche
Mettendo sul tavolo della discussione i risultati di due ricerche, in particolare i dati Iri del 2014 e quelli di Okkio alla salute dello stesso anno, Aidepi trae le sue conclusioni sul sito merendineitaliane.it. Si parte da una certezza: al nord Italia il consumo delle tortine tanto amate dai ragazzi è più elevato, con una cifra pari a 2,2 chili pro capite annui.Ciò nonostante, però, il numero di obesi e bambini in sovrappeso è inferiore rispetto al centro e al sud Italia, con una percentuale pari al 25 per cento tra i 7 e i 10 anni. Nel Mezzogiorno, invece, seppure le merendine vengano consumate in minor misure (1,6 chili pro capite annui), i ragazzini colpiti da questi problemi sono nettamente di più. Qui, infatti, si parla del nel 38 per cento dei giovanissimi.
Leggi anche:
La merenda rappresenta un momento fondamentale per l'Alimentazione del bambino. È importante scegliere cibi sani e con meno grassi.
A metà stanno le percentuali del Centro dove si riscontrano livelli medi di entrambi gli indicatori (30,6 per cento di sovrappeso/obesità e merendine consumate per 2,1 kg pro capite l'anno). Gli esperti a riguardano non hanno dubbi: ad entrare in ballo sono le cattive abitudini e l'assenza di attività fisica.
A proposito di buone abitudini alimentari, infine, a essere tirato in ballo è anche il consumo di frutta e verdura. Mentre da Roma in su la mangia in modo regolare circa l’80 per cento dei bambini con una punta d’eccellenza in Trentino dove si arriva all’86 per cento, nel Sud dello Stivale le percentuali scendono con un picco negativo in Calabria con il 63,5 per cento".
Per approfondire guarda anche “Alimentazione sana per i bambini“
Ultimo aggiornamento: 23 Maggio 2016
3 minuti di lettura