Una capsula vaginale alla cannabis per combattere i dolori mestruali (ma non può nulla per i disturbi collegati alla sindrome premestruale o per i cicli irregolari), delle dimensioni di un classico tampone, con potere antidolorifico e antispasmodico. Un rimedio che arriva dagli Usa e che fa parlare di sé già da qualche tempo.
Lo produce dal 2016 una start up californiana che ha messo a punto una pillola (comunemente chiamata “tampone”, sebbene l’uso del termine sia scorretto) da inserire in vagina che contiene 60 milligrammi di Thc e 10 milligrammi di Cbd. Il Thc (delta-9-tetraidrocannabinolo) è il più noto dei principi attivi della marijuana ed è una sostanza psicotropa che ha riconosciute proprietà antidolorifiche, anche senza indurre stati di alterazione. Il Cbd, cannabidiolo, è un metabolita della cannabis che ha effetti rilassanti, antispasmodici, antinfiammatori.
Tampone alla cannabis contro i dolori mestruali
La combinazione delle due sostanze nelle dosi previste è stata studiata per contrastare i crampi dovuti al ciclo e aiutare le donne che soffrono di dolori mestruali utilizzando un rimedio, la marijuana appunto, i cui effetti calmanti a scopo terapeutico, anche contro il malessere da ciclo, sono conosciuti e utilizzati da millenni.
Questo, almeno, riporta il sito dell’azienda americana che nel tempo ha sviluppato anche un’altra serie di prodotti a base di cannabis e dedicati al benessere delle donne, come ad esempio un olio afrodisiaco. Nella presentazione del tampone contro i dolori mestruali, la start up statunitense spiega:
“È stato attentamente sviluppato per massimizzare il rilassamento dei muscoli ed esaltare le proprietà antidolorifiche della cannabis senza accusarne gli effetti psicotropi”.
In vendita solo negli Usa: il rimedio antico contro i dolori del ciclo
Per ora i tamponi sono in vendita, negli Stati Uniti, soltanto in California e Colorado, e per acquistarli è necessaria la tessera per la marijuana terapeutica. Il prodotto è venduto in un box completo di 4 tamponi al costo di circa 40 euro. Uno studio sul prodotto condotto dall’Harvard Medical School si è occupato di analizzare gli effetti della pillola su un campione di partecipanti volontarie alle quali è stato somministrato il tampone. I risultati ottenuti permetteranno di capire in futuro la reale efficacia della pillola contro il dolori mestruali. Certo è che la cannabis è stata utilizzata molte volte nella Storia per questo scopo.
A occuparsi degli usi terapeutici della pianta in ambito prettamente femminile è stata nel 2002 la rivista scientifica Journal of Cannabis Therapeutics pubblicando un interessante studio incentrato proprio sull’impiego della cannabis in campo ostetrico e ginecologico.
Un antico testo arabo rivela, per esempio, che le donne erano solite utilizzare il succo estratto dai semi di cannabis per combattere emicrania e dolori uterini. Ancora, un testo medico cinese del 1596 riporta l’uso dei fiori di cannabis per il trattamento dei disordini mestruali. Infine, nella seconda metà dell’800, per citare un esempio illustre, il medico della regina Vittoria dichiarò di prescrivere cannabis alla sovrana inglese, avendo individuato nella marijuana una delle più preziose medicine a disposizione dell’uomo per combattere una moltitudini di disturbi e alleviare anche i dolori del ciclo.
Il tampone vaginale a base di Thc a quei tempi non era ancora stato inventato. Va detto, però, che neppure oggi il prodotto è così facilmente reperibile. Di certo non è disponibile, almeno per il momento, in Europa e non sappiamo se e quando lo sarà.
Per approfondire guarda anche: “Ciclo mestruale doloroso: come intervenire?”