La primavera, si sa, è la stagione delle allergie e chi ne soffre sa benissimo quanto sia fastidioso convivere con gli effetti (starnuti continui, voce nasale, occhi arrossati, mal di testa, ecc.). Figuriamoci per chi, come i corridori, praticano sport all’aria aperta.
Quest’ultimi, infatti, sono soggetti più ‘delicati’ perché è ovvio che, durante la corsa (o altre pratiche sportive ‘indoor’), devono inalare una quantità maggiore di aria e, di conseguenza, sono esposti a maggiori quantità di polline e di altre sostanze irritanti veicolate dall’aria.
In effetti, una correlazione tra atletica e allergia (e asma), è stata appurata da una ricerca pubblicata sulla rivista ‘Current Opinion in Allergy & Clinical Immunology’ nel marzo del 2015: gli studiosi, analizzando i dati di 659 atleti olimpionici italiani, attenzionati tra il 2000 e il 2012, in occasione delle edizioni estive ed invernali dei Giochi Olimpici, hanno appurato che “una sensibilizzazione ad allergeni inalanti” è stata documentata “in circa la metà del campione di studio (49%).
Nello specifico:
- La Prevalenza di Asma e/o di episodi di iperreattività bronchiale da esercizio fisico risultava del 14,7%, con un aumento significativo dal 2000 (11,3%) al 2008 (17,2%).
- Una diagnosi di rinite, congiuntivite, dermatite ed anafilassi veniva posta rispettivamente nel 26.2%, 20.0%, 14.8% e 1.1% dei casi.
- Gli elevati tassi di prevalenza di malattie allergiche risultavano peraltro associati a un numero elevato di infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie (10.3%) e di herpes labiale (18.2%).
- Si documentava inoltre un’alterata risposta immunitaria (sottopopolazioni T linfocitarie) con una riduzione globale dei livelli di citochine sieriche.
Cinque domande per capire se si soffre di allergie
Ora, per capire se un atleta soffre di Allergia può anche non bastare il classico test cutaneo. Infatti, un professore dell’Università di Genova, Matteo Bonini, insieme ad altri, ha sviluppato un questionario con cui valutare, con precisione, se un individuo abbia allergie o meno.
Ecco le cinque domande principali:
- Al netto di un raffreddore, si starnutisce spesso durante una corsa e si avverte prurito al naso?
- Un medico ha mai diagnosticato un’allergia?
- Si crede di soffrire di allergia, prescindendo da qualsiasi diagnosi medica?
- Si è mai avuta una reazione allergica al cibo?
- Si utilizzano farmaci antiallergici (antistaminici, steroidi, vaccini)?
Il questionario consta di altre domande ma le cinque di cui sopra sono già essenziali per capire se si sia allergici o meno.
I problemi che le allergie causano a un atleta
Le allergie, purtroppo, determinano alcuni problemi non di poco conto per chi svolge attività fisica all’esterno:
- L’esposizione al polline o altri elementi irritanti influenzano la funzione polmonare e delle vie aeree, con ripercussioni anche sul sistema nervoso centrale.
- L’allergia riduce la qualità del sonno (e ciò impatta sull’efficienza durante la corsa, influendo pesantemente sulla prestazione).
- Le allergie stagionali o perenni possono avere come effetto l’asma.
I farmaci
Per trattare le allergie si può ricorrere all’uso di farmaci ad hoc, come i già citati antistaminici che, però, non provocano sonnolenza (come il Claratin); i corticosteroidi nasali come il Flonase; altre soluzioni legate alla co-presenza di allergie e asma, ecc. Il consiglio, comunque, è chiedere sempre il parere del proprio medico di fiducia così da individuare la migliore terapia possibile.
Per approfondire guarda anche “Sintomi delle allergie“