La puntura di medusa rappresenta una delle più antipatiche ricorrenze dell’estate, quando la si trascorre al mare. Questi “fastidiosi” (almeno per la pelle) abitanti dei mari si manifestano ogni estate, in particolar modo in seguito al riscaldamento dei mari, sempre più frequente. Ragione per cui è consigliato giocare di anticipo e sapere cosa fare - e cosa non fare - quando arriva la puntura, oppure il “morso” di medusa, come molti lo chiamano in gergo.
I rimedi per le punture di medusa
Ecco un vademecum sulle punture di medusa, che spazia dai rimedi naturali all’utilizzo di prodotti specifici.
- Uscire dall’acqua senza agitarsi: mantenere la calma aiuterà a non far aumentare l’adrenalina nel sangue, che farebbe viaggiare più rapidamente le tossine della medusa, peggiorando la situazione.
- Lavare la parte colpita con acqua di mare: quando si viene punti da una medusa è questa la prima cosa da fare, così da diluire la tossina non ancora penetrata. Evitare l’acqua dolce e di strofinare la zona colpita con pietre tiepide o sabbia.
- Pulire la pelle dai filamenti residui: munirsi di pazienza e, per rimuoverli, utilizzare una tessera di plastica rigida (una carta di credito, un bancomat o una vecchia tessera telefonica andranno benissimo).
- Applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio: questo prodotto serve non solo a lenire il prurito e ma anche a fermare la diffusione delle tossine. Evitare di grattarsi, anche se è la prima reazione istintiva.
- Recarsi al pronto soccorso: reazione cutanea diffusa, difficoltà respiratorie, sudorazione, pallore, mal di testa, vomito, nausea e vertigini. La comparsa di questi sintomi non va sottovalutata e occorre chiedere aiuto.
- Evitare i “rimedi della nonna”: ammoniaca, alcol, aceto o urina. Sono tutti metodi non solo inutili, ma anche dannosi, che potrebbero infiammare ancora di più la zona colpita.
- Quando le “vittime” sono i bambini: quando si è in vacanza con i bambini, è preferibile muoversi in anticipo acquistando in farmacia un tubetto di gel al cloruro di alluminio, per essere pronti a qualsiasi evenienza.
- Niente sole per qualche giorno: la parte colpita, anche se solo per qualche giorno, non deve essere esposta ai raggi del sole. Può essere di aiuto utilizzare una crema a filtro totale.
Puntura di medusa, quali sono le conseguenze
Di solito la puntura di medusa non è pericolosa, ma dipende dal tipo di medusa con la quale si è avuto a che fare. I primi sintomi, prurito e bruciore, sono provocati dalle sostanze che le meduse hanno nei tentacoli. La sensazione è simile a un’ustione leggera, che di solito si protrae per qualche ora o per due/tre giorni.
Se si notano sintomi differenti e più preoccupanti - reazione cutanea estesa, sudore eccessivo, difficoltà respiratorie - è preferibile rivolgersi al pronto intervento, poiché potrebbe trattarsi di shock anafilattico da puntura di medusa, una reazione allergica grave.
È bene prendersi cura delle punture di medusa, piuttosto che aspettare che passino da sole col tempo, poiché la pelle - soprattutto in estate - è molto più provata che in inverno. Per evitare scottature solari o addirittura eritemi, bisogna curare bene la propria pelle.