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Esperto Risponde

Ad aprile mia madre è stata operata presso la

Ad aprile mia madre è stata operata presso la clinica Malzoni di Agropoli (SA) per inserire una protesi al ginocchio. In sede operatoria ha contratto una Infezione da pseudomonas aeruginosa che inizialmente le ha procurato una enorme Necrosi cutanea e muscolare, successivamente una osteomielite. A giugno ha subito un secondo intervento a Torino per espiantare la protesi infetta, inserire un distanziatore di cemento antibiotato, e per ricostruire ciò che la necrosi aveva distrutto. Da giugno ad ora ha fatto cicli di targosid, bbk8, e levoxacin. Ad una recente Scintigrafia risulta ancora una infezione in atto, ma i parametri ematochimici risultano nella norma (ves, formula leucocitaria). E' possibile che la scintigrafia sia "falsamente positiva"? Esiste una metodica diagnostica per essere sicuri che l'afflusso di leucociti marcati a livello dell'osso non sia una reazione da corpo estraneo piuttosto che una dimostrazione dell'esistenza di una infezione ancora in atto? Esiste un centro di eccellenza in Italia o all'estero che possa offrire qualche possibilità di uscire da questo tunnel? Grazie!
Risposta del medico
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La domanda è molto complessa, e di conseguenza rispondere è particolarmente difficile. Ciò premesso, va detto che la sicurezza al 100% in questo campo, così come in molti altri campi della medicina, purtroppo non esiste. La scintigrafia con leucociti marcati è senza dubbio una delle metodiche diagnostiche migliori per questo genere di problematiche, avendo una sensibilità del 90% ed una specificità del 95%; per specificità si intende la capacità della metodica diagnostica di stabilire la causa di una alterazione evidenziata. Anche in questo caso però esiste comunque una piccola percentuale di falsa positività, ossia di un esame che risulta sospetto per infezione, ma che in realtà evidenzia un processo infiammatorio di natura non infettiva.
Una reazione da corpo estraneo è comunque molto improbabile nel caso del cemento antibiotato, a meno che non vi siano delle parti metalliche o con altri materiali non sicuramente inerti. Il fatto che la VES sia normale poi non esclude che ci possa comunque essere un processo infettivo in atto. Prenderei quindi in considerazione la possibilità che effettivamente il processo infettivo sia ancora attivo. Esistono comunque altre metodiche scintigrafiche (con anticorpi monoclonali anti-granulociti marcati con Tecnezio oppure con IgG policolonali sempre marcate con tecnezio), ma non mi risulta che abbiano una specificità superiore a quella con i leucociti marcati. Un altro esame che forse potrebbe dare qualche informazione in più potrebbe essere la PET, ma anche in questo caso non è garantita la sicurezza al 100%. Un esame che si potrebbe prendere in considerazione è un agoaspirato della parte sospetta, per un esame istologico e microbiologico, ma questo dipende dalla sede e dal tipo della lesione. Potrebbe però fornire una indicazione definitiva.
In sintesi, consiglierei di consultare anche un buon centro ortopedico (es. Istituto Rizzoli di Bologna o Gaetano Pini di Milano), oppure un buon centro di Medicina Nucleare (ci sono dei buoni centri presso l’Università La Sapienza di Roma o l’Ospedale di Ferrara, ma ce ne saranno sicuramente anche altri).
Risposto il: 22 Ottobre 2004