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Esperto Risponde

ansia e endometriosi

Buonasera, mi chiamo Erika ho 39 anni e da 2 soffro di insonnia.Il mio problema non è l'addormentamento o il non avere sonno, ma la continuità di questo.Mi sveglio dalle 5/8 volte a notte, dormendo anche solo 45 minuti alla volta, e la mattina sono spossata. devo dire che questa insonnia si è accentuata da quando sono in cura farmacologica e menopausa indotta per endometriosi, ma ancora non so come curare questo problema che mi sta creando problemi seri.Non ce la faccio piu, da mesi sto provando con la melatonina, con erbe varie come valeriana, camomilla passiflora etc, ma nulla.Ultimamente spinta dalla disperazione mi sono rivolta di nuovo al mio medico che mi ha dato Minias 2%, in cpr, come bere acqua, mi sveglio lostesso! sono una persona molto vivace, allegra e forse un po ansiosa,svolgo un lavoro pesante sia fisicamente che psicologicamente, ma non credo sia quello il problema, perchè vado a letto tranquilla. Bhe a volte ho degli incubi brutti, che riguardano le persone a me care, e questo mi fa pensare che forse, un po di depressione cè. Chiedo comunque aiuto perchè davvero, non ce la faccio piu!sono convinta che lavorandoci, convincendomi da sola che tutto va bene posso ritrovare la serenità che forse ho perso, sono ottimista ma mi serve al momento qualcosa che mi faccia dormire bene.Non voglio che diventi una rutine il prendere delle pastiglie, ma al momento sono talmente distrutta che chiedo un consiglio!grazie per l'attenzione.Erika
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia

 Gentile signora, riesco a comprendere abbastanza bene la sua ansia che credo del tutto legittima in una situazione come la sua.

Intanto, cercherei di evitare automedicazioni e ricorrere ai rimedi che di volta in volta potrà scoprire attraverso le sue ricerche.

A me sembra che, pur tenendo conto di eventuali altre circostanze, la sofferenza e le problematiche relative alla sfera genitale, alla sessualità e alle fantasie inconsce che possono insorgere in una condizione clinica ed esistenziale come la sua, siano tutti elementi da tenere nella massima considerazione.

Probabilmente (è soltanto una mera ipotesi) vi saranno anche altre evidenze mediche, ma ame sembra importante offrire una adeguata accoglienza e un ampio ascolto alla sua ansia.

suggerirei pertanto un sostegno psicologico/psicoterapeutico da parte di un professionista esperto che sappia comprendere bene la situazione (in questo caso preferirei una donna, che probabilmente avrà più "innatezza" nella comprensione) e mi aiuti a gestire meglio le angosce, il dolore, gli affanni ed eventualmente mi faccia intravedere un futuro meo pesante rispetto all'attualità.

Le auguro di sorridere più spesso, anche in questo momento.

Risposto il: 09 Giugno 2014