Gentile signora, riesco a comprendere abbastanza bene la sua ansia che credo del tutto legittima in una situazione come la sua.
Intanto, cercherei di evitare automedicazioni e ricorrere ai rimedi che di volta in volta potrà scoprire attraverso le sue ricerche.
A me sembra che, pur tenendo conto di eventuali altre circostanze, la sofferenza e le problematiche relative alla sfera genitale, alla sessualità e alle fantasie inconsce che possono insorgere in una condizione clinica ed esistenziale come la sua, siano tutti elementi da tenere nella massima considerazione.
Probabilmente (è soltanto una mera ipotesi) vi saranno anche altre evidenze mediche, ma ame sembra importante offrire una adeguata accoglienza e un ampio ascolto alla sua ansia.
suggerirei pertanto un sostegno psicologico/psicoterapeutico da parte di un professionista esperto che sappia comprendere bene la situazione (in questo caso preferirei una donna, che probabilmente avrà più "innatezza" nella comprensione) e mi aiuti a gestire meglio le angosce, il dolore, gli affanni ed eventualmente mi faccia intravedere un futuro meo pesante rispetto all'attualità.
Le auguro di sorridere più spesso, anche in questo momento.