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Esperto Risponde

Buonasera dottore, nel ringraziarla

buonasera dottore, nel ringraziarla anticipatamente per i preziosi suggerimenti che fornisce qui le pongo il mio quesito.sono un umo di di 39 anni dal 1992 postivito al virus c genotipo 1/B, per molti anni è rimasto tranquillo e buono ( a detta di molti medici il mio sistema immunitario mi proteggeva) da circa 1 anno accusavo forti dolori di tipo reumatico controllati con antiinfiammatori, sono pero aprodato presso il centro di medicina interna del Gemelli di roma, i quali medici mi hanno fortemente indirizzato verso terapia con interefrone ed ribavirina terapia che ho iniziato dal 27 febbraio us. uso copegus 5 cp die + 1 fiala a settimanda di pegasys ( entrambi marchio roche)le mie domande è corretto iniziare terapia senza biopsia epatica?a distanza di 2 settimane di terapia le transaminasi che i valori prima della terapia erano di 55 e 49 si sono piu che dimezzate è un buon segno?la carica virale era di 287.00 a qunato deve scendere dopo 4 dosi per capire se la terapia funziona?è vero che il mio genotipo risponde per il 50% dei pazienti? se si cosa o quali condizioni favoriscono la riuscita della terapia?grazie molte dottore e scusi se mi sono dilungato.
Risposta del medico
Dr. Massimo De Luca
Dr. Massimo De Luca
Specialista in Gastroenterologia
Sarebbe stato preferibile far precedere la biopsia epatica all'inizio della terapia antivirale, ma ciò non è obbligatorio ed attualmente è messo in seria discussione tale comportamenteo. Infatti la risposta istologica fornita dalla biopsia epatica solitamente non comporta alcuna variazione decisionale in merito alla terapia da intraprendere. La riduzione dei valori di aminotransferasi in corso di terapia è certamente un buon segno. Se la carica virale si riduce di due logaritmo rispetto al valore iniziale o si negativizza già dopo 4 settimane è un ottimo segno di grandi probabilità di riuscita della terapia, anche se il non ottenerlo non indica certezza di non riuscita. E' vero che il suo genotipo risponde per circa il 50% dei pazienti. Solitamente sono considerati fattori non favorenti la risposta l'obesità, la sindrome metabolica, una cariva virale iniziale elevata, la riduzione del dosaggio di ribavirina in corso di terapia.
Risposto il: 14 Aprile 2009