Buongiorno mi chiamo Federico e scrivo da Genova. Mio papà di 68 anni è affetto da microcitoma polmonare in stadio di malattia limitata e da circa un mese e mezzo è in cura con chemioterapia presso l'ospedale di genova. Sia i medici presso i quali siamo in cura, sia la tanta documentazione disponibile su Internet mi hanno permesso di conoscere questa forma di patologia e le sue caratteristiche di aggressività e recidività. Proprio su Internet si trovano citati casi molto rari di lungosopravviventi (oltre i 5 anni) e ovviamente la mia speranza è di rientrare in questa casistica. Mio papà è non fumatore, nei 6 mesi antecedenti alla diagnosi avrà perso si e no solamente 1 Kg, e la risposta alla terapia è stata fin qui
ottima: l'indice NSE è sceso da 103.2 (valore registrato prima di iniziare il I ciclo) a 13 (valore registrato alla fine del I ciclo stesso, ossia prima di iniziare il II) e insomma le condizioni generali di mio papà che cominciavano ad essere gravi data la dimensione importante del
Tumore sono fin da subito notevolmente migliorate. Ciò che mi conforta è proprio il fatto che nonostante la dimensione del tumore fosse di circa 7-8 cm, una stadiazione non ha evidenziato alcuna diffusione di metastasi.. neppure i
Linfonodi adiacenti sono stati interessati... Vorrei porre a questo punto una domanda: ho letto che la percentuale di lungosopravviventi è al di sotto del 5%... qual è approssimativamente la probabilità di trovare un caso di microcitoma polmonare di diamentro 7-8 cm che non abbia ancora interessato i linfonodi adiacenti e non abbia ancora diffuso
Metastasi in altre parti del corpo? Esistono cioè forme piu' o meno aggressive di microcitoma? Grazie infinite per l'attenzione e le spiegazioni che potrà darmi... Federico