Si definisce difetto interventricolare la presenza di una comunicazione a livello del setto tra le cavità ventricolari destra e sinistra. Con il termine “Difetto settale interventricolare tipo muscolare” (cha ha un’incidenza del 2-7%) si definisce quel difetto i cui bordi sono completamente muscolari; può essere unico o multiplo, e può essere localizzato in qualsiasi parte della porzione trabecolata del setto interventricolare; prende il nome dalla posizione che occupa nel setto: apicale, muscolare anteriore o mediomuscolare. I problemi determinati dalla presenza del difetto interventricolare sono in rapporto alle sue dimensioni e di conseguenza alla quantità di sangue che passa attraverso il difetto stesso. Un difetto è definito piccolo se le sue dimensioni sono inferiori a quelle della radice radice aortica), e offre quindi resistenze al passaggio di sangue (“restrittivo”). Se il difetto è restrittivo la pressione in arteria polmonare non può raggiungere livelli sistemici, lo shunt sx -dx è moderato, e in complesso il quadro emodinamico è molto simile a quello di un cuore normale. Un difetto è invece definito ampio o “non restrittivo”, quando, avendo come minimo le stesse dimensioni della radice aortica, non offre resistenze al flusso. Sarebbe importante conoscere le dimensioni del difetto, che in assenza di sintomi (suo figlio non ha mai avuto nessun disturbo) è verosilmente piccolo; in questo caso, non credo sia necessario il cateterismo cardiaco. Invece, se le dimensioni del difetto sono ampie, l’esame è indicato soprattutto per valutare l’eventuale indicazione alla correzione chirurgica.