Salve,Ieri ho ascoltato la confessione della mia ragazza, che ha ammesso la sua paura di poter diventare (se già non lo fosse) suscettibile a qualche tipo di disturbo del comportamento alimentare.Mi ha anche detto che aveva tentato di autoindursi il vomito, senza risultato, in un primo momento mi aveva detto che era perchè cercava di alleviare il mal di pancia, per poi ammettere che il suo era un atto derivante da sensi di colpa per aver mangiato.Tutt'ora dice di trovarsi a disagio a mangiare, le sembra una cosa forzata, e lo fa solo perchè davanti ai propri genitori.Manifesta inoltre senso di inadeguatezza, si sente gofia guardandosi allo specchio mentre invece è uno scricciolo di 48kg x 1.63m.Il problema è sorto quando questa estate ha preso 2 kg (da 46 è passata a 48) e vuole in tutti i modi perderli.I sintomi più frequenti sono (in ordine di grandezza da 1 a 5 misurato con le stelle): •depressione **•asocialità **•irritabilità ***•insonnia **•diminuito interesse sessuale *•disagio nel mangiare con gli altri ***•inadeguatezza *****•rigidità mentale **I sintomi sono da anoressia nervosa, ma il ciclo è regolare e tuttavia non ha più tentato di autoindursi il vomito, per quanto riguarda l'alimentazione ha ridotto le quantità, ma non drasticamente.Il problema è che sta vivendo malissimo la situazione e vive con la paura d ingrassare.Mi ha chiesto di aiutarla perchè ha paura di esporsi ed io sono l'unica persona di cui si fida ciecamente e di cui non si vergogna.Le chiedo disperatamente consiglio, anche su come rimuovere il blocco che le impedisce di parlarne dal vivo con un professionista.Grazie infinite.SalutiFrancesco
Risposta del medico
Dr.ssa Silvia Garozzo
Specialista inPsicologia clinica e Psicologia e Psicoterapia
Caro Francesco, se non va da un terapeuta la lasci, glielo dica. non c'è altro che lei possa fare. Però se le ha chiesto aiuto magari ci va. Le dica anche che è disponibile ad accompagnarla.