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Egregi dottori, volevo sottoporvi per un parere il

Egregi Dottori, volevo sottoporVi per un parere il caso di mia madre. Ha circa 57 anni e stava per essere sottoposta ad un intervento di colecisti quando si sono accorti che aveva un Carcinoma. Premetto che esami recentissimi, di circa 10 gg., come Ecografia addominale e Colonscopia non presentano nulla, anzi tutto nella norma. Invece, la TAC presenta lesioni nodulariformi lievi sia al polmone Sx che al fegato nel II segmento epatico; nonché multiple nodulazioni con diametro di circa 10 mm si apprezzano tra fegato, stomaco e peritoneo parietale supero-anteriore. Gli esami ematologici sono tutti nella norma eccetto la "ca 125" che presenta un valore di circa 250 su 35. L'esame istologico del liquido addominale del tipo: "cito-oncologico extravaginale singolo Thin Prep" ha diagnosi microscopica: "Positivo per cellule maligne. Il quadro citologico depone per infiltrazione peritoneale da adenocarcinoma scarsamente differenziato." Pertanto chiedo se per tale tipo di patologia si possono avere speranze. Se si sono presentati già casi simili, statisticamente come si sono evoluti i fatti? Qualora fosse possibile dalle indicazioni fornite cosa ci conviene fare? Grazie anticipatamente.
Risposta del medico
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Dalle informazioni fornite non è chiara l’origine della neoplasia primitiva, forse perché di fatto non è stato possibile definirla. Potrebbe trattarsi, in questo caso, di un adenocarcinoma a partenza dall’ovaio o una neoplasia primitiva del peritoneo. Una eventuale gastroscopia potrebbe essere utile per escludere una neoplasia dello stomaco. In caso di negatività di tale indagine potrebbe essere indicata la laparoscopia al fine di definire con maggiore precisione il sito di origine della neoplasia il cui trattamento, in ogni caso, data l’estensione, sarebbe chemioterapico.
Risposto il: 10 Marzo 2004