Egregio dottore,
ho 32 anni ed è bene che le dica che sono affetto da distrofia muscolare e tetraplegico,anche se non so se questo abbia a che fare con il cuore.
Non ho mai sofferto di gravi disturbi anche se da qualche anno mi sono un pò fissato sul
Cuore e sto in ansia. Nel 2001 mi sono sottoposto all'elettrocardiogramma ed il cardiologo ha fatto più un lavoro psicologico che altro. Mi ha detto che ho delle extrasistole ed aritmie leggere e non ha ritenuto prescrivermi alcun farmaco, ma raccomandato di stare tranquillo.
Sono stato tranquillo per un pò ma poi ho ripreso a fissarmi e nel marzo 2003 ho voluto rifare l'elettrocardiogramma. Il dottore, confrontando i risultati con quello precedente, ha notato che l'aritmia era diminuita, ha continuato a rassicurarmi e consigliarmi di stare tranquillo.
Ora purtroppo ricomincio a stare un pò in
Ansia soprattutto da un mesetto, ho avuto una brutta influenza con bronchite,cosa di cui soffro spesso,ma non so se questo sia da collegare agli episodi di
Aritmia che avverto spesso. Cioè ho l'abitudine di appoggiare la mano sul petto e passare molto tempo in silenzio, così sento chiari i battiti ed ho notato che dopo una serie di battiti regolari c'è una breve pausa seguita da un battito accentuato e così continua. Questo battito accentuato lo avverto anche quando ci sono rumori intorno. Ho come la sensazione che questo battito rimbombasse lungo il corpo e mi spavento. Ho paura quando sento che, dopo una serie di battiti regolari, c'è una pausa seppure breve. E mi chiedo perchè questo andamento deve essere quotidiano invece che saltuario. E vero comunque che anche se fosse cronico ci si può convivere? Mi può suggerire qualcosa di non medicinale per calmare l'aritmia?
La ringrazio e mi scuso per la lunghezza dello scritto, saluti cordiali.