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Egregio professore, nel maggio 2005 sono stato

Egregio Professore, Nel Maggio 2005 sono stato colpito da IMA trattato entro 1 ora con angioplastica e posizionamento di stent medicato con rapamicina su IVA prossimale. E’ residuata una necrosi anterosettale con FE 59%. Ho 47 anni sesso maschile. Non è stato possibile risolvere la stenosi ostiale del 90% sul 1° diagonale dell’IVA. (residua TIMI 1). Per la comparsa di sporadici episodi di angina a riposo e per la progressiva ridotta capacità allo sforzo che si manifestava con eccessivo aumento della FC per minimi sforzi per cui la FC arrivava a 140 con la corsa adagio quasi come camminare a passo svelto, sono stato rivalutato con coronarografia nel gennaio di quest’anno 2008. La ostruzione del 1° diagonale è rimasta invariata. Lo stent già in sede presentava moderata iperplasia con aggiunta di una stenosi soft all’estremità distale dello stent condizionante stenosi pari al 75%. E’ stato dilatato lo stent già impiantato per subespansione del medesimo, è stato impiantato un altro stent medicato sull’IVA media all’estremità dello stent già esistente, ed è stato dilatato il 1° ramo diagonale. Il risultalo finale è stato buono con stenosi residua zero (TIMI 3). Il problema è che già dal 3° giorno dopo l’angioplastica avverto classici episodi anginosi praticamente ogni giorno specie nelle ore pomeridiane/serali: senso di costrizione toracica e al giugulo, dolori al centro della schiena e al mento seguiti immediatamente da fastidiose e frequenti extrasistoli (almeno una ogni 6-7 battiti normali). Quasi sempre prendo una carvasin con attenuazione ma non scomparsa dei sintomi, mentre l’aritmia persiste per ore. Avendo fatto l’ultimo trattamento con angioplastica in un Ospedale del Nord, non me la sono sentita di recarmi in Ospedale durante una di queste crisi. Durante lo sforzo moderato, ho provato a riprendere il nuoto adagio arrivando a ca 110 di FC, non avverto angina né extrasistoli. Pratico la seguente terapia: Tenormin ½ cp da 100 mg + Norvasc 5 mg 1 cp (solo da 3 gg.) + cardioaspirina + eskim 100 + plavix + pravaselect. Vi chiedo cortesemente un vostro parere. Grazie.
Risposta del medico
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è necessario ripetere un test ergometrico e un ecostress o farmacologico o fisico per evidenziare se vi sia un’ischemia residua: a questo punto si può decidere se sia necessario ripetere la coronarografia: se persistessero problemi importanti, ritengo che si meglio ricorrere alla chirurgia piuttosto che eseguire una ulteriore angioplastica
Risposto il: 08 Febbraio 2008