Ritengo che lei si riferisca all’impiego della cardioaspirina come antiaggregante piastrinico. Esistono in commercio altre due molecole, con diverso meccanismo d’azione rispetto all’aspirina, utilizzate come antiaggreganti: la ticlopidina e il clopidogrel. Con l’aspirina non sono infrequenti disturbi gastrici e talvolta comparsa di erosioni o ulcera della mucosa gastrica o duodenale con sanguinamento. Consideri che con dosi di aspirina tra 75 e 100 mg il rischio di emorragie gastrointestinali è raddoppiato. Ticlopidina e clopidogrel sono meglio tollerati a livello gastrico ma possono provocare effetti tossici sul midollo osseo con riduzione dei globuli bianchi e delle piastrine. Questo rischio di leucopenia e piastrinopenia è più marcato per la ticlopidina. E’ quindi necessario quando si utilizzano questi farmaci effettuare controlli dell’esame emocromo.