Caro amico, una frattura - qualunque essa sia - va interpretata dall'ortopedico ed in serita in una classificazione che è riconosciuta a livello internazionale. Dopo aver fatto questo, l'ortopedico ha a sua disposizione una serie di proposte terapeutiche che in base alla sua esperienza valuta di volta in volta a seconda del paziente (età, compliance, patologie correlate, ecc.). LA scelta di una terapia quindi non deve e non può essere uguale per tutti. L'ortopedico valuta quindi anche il consenso al trattamento ed eventualmente lo adegua al principio terapeutico. Detto questo. in merito alla sua prima domanda le dico che in termini medici le diagnosi hanno congruenza; per poter stabilire un percorso di guarigione bisogna fare controlli ripetuti, soprattutto se il paziente lamenta problemi; i formicolii e i dolori possono essere considerati "normali" oppure essere spia di sofferenze varie, sono questi i casi in cui bisogna rivolgersi la proprio medico.
Spero di essere stato esauriente.
Auguri
Dr. Luigi Grosso
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