Gentile Dottore, le scrivo per avere delucidazioni su alcune mie paure a cui non riesco a dare un senso. Da alcuni mesi soffro a causa di una infelice esperienza con un uomo (un dottore da cui mi reco periodicamente per controlli non solo io ma tutta la mia famiglia) che approfittando del legame di fiducia, della grande stima che avevo di lui oltre al grande affetto per le sue scherzose modalità di condurre le sue visite (con tutti non solo con me) e per la sua bontà (rivelatasi poi falsa), è riuscito a instaurare un contatto con me che è andato oltre la relazione lavorativa. Durante questi contatti, dapprima (e per giorni e giorni) telefonici, mi ha raccontato tutta la sua triste vita “piena di abbandoni”, “incomprensioni”, “mancanza di affetto” e “sregolatezza” (sotto tutti i punti di vista) nel suo periodo giovanile (inoltre è molto più grande di me) e ha cercato di convincermi su come va il mondo, sul crearsi storie alternative come stile di vita (è sposato ma a suo dire conduce una vita quasi da separato in casa con la moglie con cui rimane solo per i figli), sul fatto che il mio ragazzo mi tradisce sicuramente (come tutti a suo dire) ed io non lo so e sul fatto che io e lui (l’individuo in questione) siamo “molto simili” , creando così un forte clima di complicità e di idillio. Tutto ciò ha creato grosse fratture nella relazione con il mio ragazzo (l’unico con cui ho avuto rapporti sessuali e sulla cui fedeltà ci posso scommettere), con cui sono fidanzata da anni e anni, tanto che ci siamo lasciati per alcuni momenti senza che lui ne capisse il motivo e senza che capisse i motivi della mia disperazione e del mio malumore. Ma arrivo al punto. Nell’arco di diversi mesi ho avuto 2 incontri (il primo apparentemente molto “romantico” il secondo invece con modalità animali diciamo) con questa persona che hanno comportato tentavi brevi di “baci” da parte sua (mi ha messo la lingua in bocca forzatamente un paio di volte senza che io contraccambiassi o reagissi in alcun modo), penetrazione con le dita (vaginale e anale), tentativo da parte sua di baciare con la sua lingua le mie zone genitali (quelle più esterne però vicino al clitoride e vicino all’ano e non dentro la vagina) e tentativo da parte di mettermi sul pene la mano per masturbarlo, tentativo solo iniziato e concluso da lui stesso. Non c’è stato altro perché non glielo ho permesso e forse anche perché la sua erezione non era tale da permettergli una penetrazione: se così non fosse stato non posso giurarci che non avrebbe cercato di penetrarmi lo stesso anche senza il mio accordo. Alla fine di questi contatti che, se dovessimo etichettarli potrebbero chiamarsi bacio profondo, masturbazione reciproca e cunnilingus, il suo sperma non è venuto a contatto con nessuna parte del mio corpo, neanche cutanea. Dopo questo ultimo incontro avvenuto i primi di dicembre (e il precedente 4 mesi prima), io non vivo più bene. Ho rotto i contatti con questa persona che adesso odio profondamente (ma non riesco a togliermi dalla testa) e che ho capito che mi ha preso in giro (anche perché da uomo infelice è diventato improvvisamente il marito ideale e padre modello che non ha niente da spartire con me) e sono rimasta con innumerevoli paure di aver contratto numerose malattie oltre ad essere caduta in uno stato depressivo cronico e di senso di impotenza i cui motivi non posso ovviamente, salvo qualche strettissima amica, confidare a nessuno. Ho perso la mia solarità e questo mi è stato fatto notare da diversi miei colleghi, che mi chiedono sempre “come stai?”. Sono profondamente delusa da questa persona, che purtroppo non riesco a ridimensionare così da renderla indifferente ed innocua, anzi provo ancora dei sentimenti di affetto alternato ad odio verso di lui che cerco di reprimere. Mi è caduta l’immagine che avevo di lui e, anche se non posso parlare di abuso sessuale, perché io sono stata, almeno in parte, attiva in tutto questo, mi sento abusata mentalmente e offesa nella mia dignità di donna (avendogli permesso di farmi certe cose e avendogli permesso di pensare a me come una poco di buono dato che sono impegnata). Chiudendo questo discorso grosso di natura emotiva che mi sta veramente distruggendo perché non riesco a dargli un senso e una collocazione nella mia vita, le mie paure sono legate a timori di aver contratto qualche malattia grave (ho fatto tante telefonate a numeri verdi e non che mi hanno tranquillizzata, vi ho anche mandato una lettera subito dopo il fatto e anche voi mi avete detto che il tipo di contatto non espone al “virus”, intendendo credo quello dell’hiv). Pochi giorni dopo l’ultimo incontro con lui (forse una decina di giorni) mi è uscita una bollicina piccola dentro la bocca, sulla
Mucosa interna di fronte agli incisivi inferiori e sono andata dal medico curante, al quale ho dovuto raccontare in breve il fatto (è stata una grande umiliazione), perché avevo paura che fosse un
Herpes e lui mi ha detto di no, che era una bollicina da “riscaldamento”, anche perché in effetti mangio spesso dolci, caramelle fuori pasto e in questi mesi sono anche ingrassata di 5-6 kg dato che il cibo è diventato il mio unico riferimento attualmente. Inoltre manifestazioni come bollicine, afte spesso dolorose, strisce bianche che mi si formano in bocca le ho avute tante altre volte da anni anche se sporadicamente. Mi sono inoltre spesso controllata le zone genitali con estrema attenzione per vedere se avevo anche lì qualcosa, ma non ho notato alcuna modifica in tutti questi giorni. I primi di gennaio, un mese dopo l’evento mi si è irritato un linfonodo inguinale che si è indurito e indolenzito (il giorno prima sono andata in bicicletta con dei jeans molto aderenti, aderenti anche per l’aumento di peso e inoltre spesso all’inguine mi si incistiscono i peli dato che faccio la ceretta) e mi sono spaventata pensando all’aids e via dicendo. Sono ritornata dal mio medico curante, che ormai pensa che io sia pazza, e mi ha detto di stare tranquilla e di vivere serenamente (come se fosse una cosa facile). Dopo 15 giorni (cioè 1 mese e 20 giorni dopo l’ultimo episodio) ho deciso di fare alcune analisi per vedere di risolvere queste ansie: HIV, Epatiti a,b,c, sifilide, emocromo, analisi delle urine, tampone vaginale (perché temevo che lui toccandosi e toccando poi me avesse potuto infettarmi indirettamente) con ricerca di germi comuni, funghi, tricomonas con fishy odor test. E’ risultato tutto negativo. Attualmente, avendo superato alcune delle mie preoccupazioni, mi è rimasta la convinzione di avere l’herpes (il tipo II, che secondo me lui mi avrebbe attaccato con la saliva attraverso il bacio e che lui avrebbe contratto attraverso i rapporti orali che immagino abbia con altre persone). In realtà, quel giorno io ho chiesto a lui di aprire la bocca per farmi vedere se avesse o meno qualche lesione (perchè avevo già alcune paure di contagio) in bocca e non ho visto nulla, così ad occhio nudo. Inoltre lui mi ha anche detto di "finirla con queste malattie". Nonostante ciò, attualmente mi stanno uscendo più frequentemente bollicine: me ne è uscita prima una nello stesso punto dell’altra volta e poi mi è passata, poi una sulla punta della lingua che è passata, poi una all’interno della guancia (nella mucosa orale) passata, e poi un’altra sulla punta della lingua. Ne passa una e ne esce un’altra. Non sono visibilissime, hanno la dimensione della testa di uno spillo e sono isolate e non in gruppo. Aggiungo che ho l’abitudine di mordicchiarmi la parte interna della bocca creandomi a volte piccole lesioni che si aggiunge alle attuali cattive abitudini alimentari. Ho inoltre qualche doloretto all’intestino, allo
Stomaco, ultimamente la diarrea e qualche brufolo in più. Non ho mai avuto febbre e neanche mal di gola, sebbene io abbia costituzionalmente le tonsille ipertrofiche e criptiche quindi molto sensibili ad infettarsi. Potrebbe essere qualche malattia infettiva come temo oppure magari è solo lo stato di debilitazione psicologica abbinato agli squilibri alimentari? Il mio ragazzo con cui nel mese di dicembre ho avuto rapporti sessuali non ha avuto alcun sintomo di nulla (almeno visibile). Attualmente da circa 10 giorni ho quasi eliminato del tutto i rapporti sessuali con il mio ragazzo che non desidero più tanto e non lo bacio perché ho paura di attaccargli qualcosa. Che cosa devo pensare? Oltre ad avere distrutto la mia serenità e fratturato l’equilibrio di coppia faticosamente costruito in tanti anni di fidanzamento devo anche pensare che questo abbia potuto attaccarmi qualche malattia (perché, se una persona, colta nel settore inoltre, ha un herpes manifesto lo sa e dovrebbe dirlo o astenersi dal baciare quando è in fase sintomatica)? E’ possibile quello che temo oppure è tutta una mia ideazione? Non posso dire nulla al mio ragazzo, preferirei lasciarlo senza motivo piuttosto, che fargli così tanto male dicendogli la verità, anche perché non me lo perdonerebbe mai. Ho paura di attaccargli qualcosa, danneggiandolo e non sarebbe giusto perché lui non c’entra veramente niente. Mi può dare una spiegazione dei miei sintomi? Mi scuso per tutte queste parole, ma a volte i dettagli sono importanti. La ringrazio anticipatamente per la disponibilità a leggere questa lunga e confusa lettera e a darmi una risposta.