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Gentile dottore, sono una donna di 44 anni che da

Gentile dottore, sono una donna di 44 anni che da qualche giorno soffre di extrasistolia. Circa 20 anni fa mi è stato diagnosticato un balloning della mitrale. Feci l'Ecocardiogramma perchè avevo episodi frequenti di tachicardia. Qualche anno dopo iniziai ad avere problemi di tachicardia solo di notte. Infatti mi svegliavo col Cuore in gola quasi ogni notte e ci volevano parecchi minuti prima che la frequenza iniziasse a scendere. Pensai di avere la wpw e così feci un holter ma manco a farlo apposta quella notte non ebbi la solita violentissima tachicardia. Dall'holter però risultarono delle extrasistoli sia sopraventricolari che ventricolari di cui 4 coppie. Sono stata in cura con Inderal da 40mg mezza compressa al giorno e lexotan 10 gtt la sera. Adesso dopo 3 anni ricompaiono le extrasistoli in concomitanza però alla mia iscrizione in palestra. L'istruttore è molto esigente e quando faccio gli esercizi di aerobica anche se mi stanco vuole che continui. Vado in palestra tutti i giorni e pratico almeno 1 ora e mezzo di attività aerobica quale il tappeto elettrico la ciclette lo step ed esercizi a corpo libero. Può essere questa la causa delle mie extrasistoli? Devo continuare l'attività fisica? Le tachicardie parossistiche solo notturne sono da riferirsi alla Sindrome di wpw? L'Inderal come betabloccante va bene o è un farmaco vecchio? Posso sostituirlo con il Soltex (non so se è corretto il nome). Mi scusi per la sfilza di domande ma ho visto che lei è una persona molto preparata e disponibile. Attendo una sua risposta. Grazie.
Risposta del medico
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Dal momento che la sua situazione clinica è stata più volte valutata anche con l’apporto di risultati strumentali, ritengo che le aritmie che la affliggono non abbiano importante significato clinico, la loro presenza essendo disgiunta da una cardiopatia di base. Un unico rilievo a questo proposito è se ha eseguito un controllo ecocardiografico: il primo esame mostrava una minima alterazione della mitrale che potrebbe essere indice di prolasso mitralico (spesso associato ad extrasistolia) e che andrebbe ricontrollato nel tempo per valutarne la stabilità. Il WPW è una anomalia di conduzione dello stimolo che frequentemente può essere diagnosticata anche ad un ECG basale in assenza di aritmie, in più il fatto che le tachicardie parossistiche siano solo notturne e che per un lungo periodo non si siano più presentate mi fanno ritenere ancora meno probabile una tale ipotesi. Direi infine che l’Inderal può ancora essere considerato un buon farmaco per il controllo delle aritmie da Lei presentate, per altro anche il Sotalex potrebbe essere altrettanto, se non maggiormente, efficace (consulti comunque il suo Medico prima di modificare la terapia, soprattutto in relazione al dosaggio di farmaco da assumere). Ed infine, nel suo caso non mi è assolutamente chiara la possibile relazione tra attività fisica ed aritmie (potrebbe anche essere un semplice problema emotivo), ma comunque se intravede che l’attività fisica alla quale si sottopone possa essere eccessiva o comunque tale da provocarle disturbi, non vedo perché non chieda di ridurne l’intensità, anche solo per verificare se tale misura risulti effettivamente efficace nel ridurre i disturbi (non penso abbia intenzione di andare alle prossime Olimpiadi e il fare un’attività fisica può essere considerato doveroso, ma compatibilmente con le possibilità fisiche di ciascuno).
Risposto il: 20 Aprile 2005