Dal momento che la sua situazione clinica è stata più volte valutata anche con l’apporto di risultati strumentali, ritengo che le aritmie che la affliggono non abbiano importante significato clinico, la loro presenza essendo disgiunta da una cardiopatia di base. Un unico rilievo a questo proposito è se ha eseguito un controllo ecocardiografico: il primo esame mostrava una minima alterazione della mitrale che potrebbe essere indice di prolasso mitralico (spesso associato ad extrasistolia) e che andrebbe ricontrollato nel tempo per valutarne la stabilità. Il WPW è una anomalia di conduzione dello stimolo che frequentemente può essere diagnosticata anche ad un ECG basale in assenza di aritmie, in più il fatto che le tachicardie parossistiche siano solo notturne e che per un lungo periodo non si siano più presentate mi fanno ritenere ancora meno probabile una tale ipotesi. Direi infine che l’Inderal può ancora essere considerato un buon farmaco per il controllo delle aritmie da Lei presentate, per altro anche il Sotalex potrebbe essere altrettanto, se non maggiormente, efficace (consulti comunque il suo Medico prima di modificare la terapia, soprattutto in relazione al dosaggio di farmaco da assumere). Ed infine, nel suo caso non mi è assolutamente chiara la possibile relazione tra attività fisica ed aritmie (potrebbe anche essere un semplice problema emotivo), ma comunque se intravede che l’attività fisica alla quale si sottopone possa essere eccessiva o comunque tale da provocarle disturbi, non vedo perché non chieda di ridurne l’intensità, anche solo per verificare se tale misura risulti effettivamente efficace nel ridurre i disturbi (non penso abbia intenzione di andare alle prossime Olimpiadi e il fare un’attività fisica può essere considerato doveroso, ma compatibilmente con le possibilità fisiche di ciascuno).