La fibrillazione atriale permanente (o cronica) non comporta generalmente una limitazione dell’attività fisica ordinaria, qualora tuttavia la frequenza cardiaca media sia nel range di normalità e non coesista una significativa malattia cardiaca. L’attività fisica intensa invece potrebbe essere variamente compromessa o associarsi a sintomi che ne determinano la sospensione, quale conseguenza dell’alterata funzione elettrica e meccanica del cuore. Tuttavia, ciò che colpisce nel suo caso è la giovane età di comparsa dell’aritmia e la lunga latenza prima di eseguire la cardioversione. In assenza di ulteriori elementi relativi alla sua storia clinica ed alla sua situazione cardiologica è peraltro impossibile fare ulteriori considerazioni. Qualora non sia stato già fatto, può comunque essere indicata una valutazione specialistica aritmologica per valutare eventuali ulteriori strategie terapeutiche da applicare al suo caso.