Salve, la mia bimba di quasi 6 anni tende ad avere i linfonodi del collo abbastanza ingrossati. In particolare ha un linfonodo del collo (lato destro sottomandibolare) ingrossato da circa 2 anni. Il diametro è circa 1.5-2 cm. E ne ha anche uno più piccolino sul lato sinistro del collo (diametro 0.5-1 cm). Premetto che la bimba non ha alcun sintomo, nessun dolore, nessuna stanchezza, perdita di peso, perdita di appetito, arrossamento attorno all'area del linfonodo, febbre e quant'altro, e non sembra avere sviluppato altri linfonodi in altre parti del corpo.
Al momento vivo in Inghilterra, dove non esiste la figura del pediatra ma solo quella del medico di base che segue tutti, che mi ha sempre dissuaso dal fare delle analisi a mia figlia (incluse quelle del sangue) giustificandosi di non voler "turbare" la bimba con delle procedure invasivi.
Nel dicembre 2015 durante una vacanza dalla famiglia in Italia, mia figlia contrae una brutta influenza tanto che abbiamo dovuto portarla dalla pediatra. La dottoressa ci fa fare diversi esami del sangue, e tutti i valori rientrano nella norma nonostante la febbre alta. In più notando il linfonodo ingrossato, ci manda per sicurezza a fare un'ecografia del collo e poi anche una visita dall'otorino-laringoiatra. Entrambi i dottori ci refertano che è tutto nella norma. La pediatra a questo punto ci tranquillizza dicendoci che la causa del linfonodo ingrossato era probabilmente un'infezione avvenuta tempo prima e che spesso i linfonodi ci mettono tempo per tornare a dimensioni normali. A quei tempi erano passati più o meno 6 mesi da quando c'eravamo accorti del linfonodo, ma ad oggi sono passati quasi due anni. La bimba continua a non avere alcun sintomo, e non è che io voglia essere paranoico, però volevo chiedere se questa è una condizione normale che si riscontra di frequente nei bambini, oppure dovrei cominciare a ripetere/fare delle altre analisi. Grazie
Gentile signore, è una situazione che capita, anche se non molto frequentemente, ma capita che dei linfonodi restino ingrossati per un tempo più lungo dell'atteso. Bene ha fatto la pediatra ad indagare e possiamo stare abbastanza tranquilli anche se sono passati quasi due anni.
Importante è tenere sotto controllo l'eventuale comparsa di segni o sintomi, specie quelli da lei elencati. In questo caso bisogna subito rifare esami e ecografia. Se la bambina sta bene, invece, può ancora aspettare prima di farla visitare di nuovo e di valutare insieme al pediatra se ricontrollarla o meno.