Gentili Dottori, sono un ragazzo di ventun'anni, durante la masturbazione, spinto dalla curiosità, ho provato della stimolazione anale, tramite l'inserimento delle dita attraverso un preservativo, diversi giorni dopo è comparso un fastidio nella parte bassa sinistra dell'addome, che è sparito nel giro di ventiquattr'ore, alcuni giorni dopo, riprendendo la masturbazione, all'atto successivo della minzione, sono stato trafitto da un dolore nelle parti intime, diverso in intensità e durata rispetto a come questo stesso disturbo si presentava in passato fin dai tredici anni, perché prima di adesso è sempre rientrato nel giro di un paio di minuti dalla sua comparsa, mentre ora il dolore è interminabile e intollerabile.
Compare nuovamente il fastidio intestinale poc'anzi descritto, le feci subiscono un peggioramento nel colore e nella consistenza e avvertivo mal di pancia furtivi durante il giorno e un drastico aumento della sensibilità generale del corpo, come se stessi sopportando uno stato febbrile. Il medico di base ha sospettato una cistite, ha prescritto analisi delle urine con urinocoltura e antibiogramma, ha prescritto una cura antibiotica a base di Isocef una volta al giorno per sei giorni e ha riscontrato alla palpabilità irritazione intestinale e dolorabilità alla vescica ma ha escluso problemi ai reni tramite una manovra di percussione.
Gli esami sono risultati negativi, il punteggio dei cloruri è stato fissato a 11,00 e si è evidenziata la presenza di "Alcune" cellule epiteliali e leucociti. Gli altri parametri hanno dato come esito "Assente" o "Normale". Al termine della cura tutti i sintomi sono rientrati, ma persisteva un minimo dolore alla vescica che si manifestava soltanto alla minzione mattutina. Purtroppo riprendendo nuovamente la masturbazione, il dolore acuto inizialmente descritto si è ripresentato, nelle stesse modalità, seppur non in maniera violenta come prima, sembra che il dolore questa volta sia circoscritto nella zona tra il retto e la base del pene. Si tratta di una cistite cronica che resiste alla cura antibiotica?
Il medico di base mi aveva anticipato che avrebbe voluto visionare i risultati degli esami alle urine e che mi avrebbe eventualmente prescritto un'ecografia, alla luce di quanto descritto, mi dareste cortesemente un vostro parere e magari qualche suggerimento utile per affrontare il problema in maniera piu' serena? Grazie mille in anticipo, buon proseguimento di serata!
L'esame più indicato è "spermiocoltura con antibiogramma e ricerca di germi comuni e miceti", inoltre aggiungere ricerca di micoplasmi, clamidia e protozoi (comunemente entrati nell'intestino tramite il cibo) e dopo rivolgersi ad un urologo oppure andrologo.
Saluti.