Gentile signora,
stando a quanto lei descrive, non mi sembra vi sia una discrepanza significativa tra l'epoca ecografica e la sua epoca gestazionale: un intervallo di una settimana rientra nelle variazioni fisiologiche della biometria fetale. Questo è soprattutto vero quando tale discrepanza è presente fin dalle prime ecografie effettuate nel primo trimestre, fatto che testimonia un concepimento avvenuto in ritardo, perchè magari i cicli sono più lunghi o irregolari. Anche i valori flussimetrici non mi sembrano tali da dover ricorrere ad un'anticipazione del parto, che generalmente è giustificata quando la diastole nella curva flussimetrica è marcatamente ridotta, assente o addirittura invertita. In casi come quello da lei descritto è preferibile avere un atteggiamento più prudente e conservativo e controllare nel tempo, con ripetuti esami ecografici se l'accrescimento è regolare, non dimenticando che anche la quantità di liquido è un importante indicatore del benessere fetale.
Risposta a cura del Dott. Francesco Guida, Dirigente Medico U.O.C. Ginecologia e Ostetricia A.O.R.N. "A. Cardarelli" - Napoli