Il cardiologo americano è stato un po’ allarmista. La ticlopidina (come parecchi altri farmaci, peraltro) può avere effetti collaterali (soprattutto a carico delle piastrine e degli altri elementi figurati del sangue), e infatti i pazienti in terapia con ticlopidina controllano l’emocromo molto spesso nei primi mesi di terapia, e anche successivamente - seppure con cadenze meno ravvicinate. Probabilmente i suoi esami sono risultati normali e la prescrizione le è stata confermata. Se non ha mai fatto un esame emocromocitometrico da quando è in terapia con la ticlopidina, è indicato farlo. In linea generale, non si preoccupi, che non sta assumendo un farmaco potenzialmente “mortale” (in questo caso non le sarebbe stato neppure prescritto !). Il farmaco è ampiamente in uso in Italia, non è assolutamente un farmaco sperimentale, e viene assunto da migliaia di pazienti che lo tollerano molto bene in alternativa all’aspirina quando questa non è può essere prescritta per ipersensibilità o per la presenza di ulcera gastrica. Esiste poi il clopidogrel, un farmaco analogo e derivato dalla ticlopidina, che sembra presentare meno effetti collaterali di tipo ematologico, ma in Italia la prescrizione a carico del SSN è vincolata alla presenza di alcune condizioni cliniche particolari.