Sono una donna di 44 anni, circa 2 anni fa ho avuto un TIA. Non ho mai avuto problemi cardiaci, le mie analisi erano perfette, elettrocardiogramma nella norma, ma soffro di varici agli arti inferiori. Ho una mutazione genetica del sangue per quanto riguarda la coagulazione MTHFR in eterozigosi. Con una serie di analisi (ecocardio, ecodoppler ecc) mi hanno diagnosticato un ampio
Aneurisma con forame ovale pervio.Ovviamente il mondo mi è crollato addosso. Mi è stato fatto l'intervento per via percutanea con l'inserimento della
Protesi di Amplatzer. La protesi inserita era delle dimensioni maggiori vista l'importanza dell'aneurisma, ma nonostante questo l'aneurisma stesso non è stato completamente racchiuso all'interno. Nei mesi successivi all'intervento ho avuto parecchie extrasistole che ora si sono stabilizzate e sparite quasi completamente. Qualche giorno fa ho accusato disturbi di indolenzimento al
BRACCIO sinistro con un leggero formicolio. Qualche mese prima ho avuto un episodio di peso alle gambe e irrigidimento alle ginocchia (ero in piedi). La visita al prontosoccorso non ha assicurato che si trattassero di una recidive di TIA, mi richiameranno a giorni per un ricovero
per maggiori accertamenti diagnostici. Il mio trattamento con cardioaspirina è stato sospeso dopo un anno dall'intervento. Secondo voi il fatto che il mio aneurisma non è stato interamente compreso all'interno della protesi, può facilitare la formazione di nuovi coaguli? Mi consigliate l'asportazione chirurgica delle varici? E' meglio che continui con l'assunzione della cardioaspirina a vita anche se ho fatto l'intervento? Gli episodi successi dopo l'intervento hanno i sintomi delle Tia? E' vero (questa è una curiosità che mi voglio togliere) che con la protesi di Amplatzer non si può passare sotto il metaldetector degli aeroporti e non si possono fare le saune/bagni turchi? La terapia con l'aspirina è veramente valida per evitare le recidive degli episodi ischemici?