Buonasera. Egregio Dottore, sono in cura psichiatrica dal 2013 a causa di una psicosi cronica e ho subito due ricoveri, uno nel 2013 e uno nel 2016, che sono durati rispettivamente tre e quattro settimane, per problemi vari relativi alla mia condizione medicale. Ultimamente, negli ultimi quattro mesi, I miei disturbi sono cessati. Capita che faccio acquisti in Internet per sostituire spese nei negozi, al fine di risparmiare, ma le spese effettuate nei mesi di agosto, settembre, ottobre e novembre del corrente anno sono giudicate dai miei familiari eccessive, e costoro mobilitano il medico psichiatra. Lo psichiatra minaccia di ricoverarmi ancora una volta. Questa volta, io mi sento "in me" ovvero le spese che effettuo sono completamente "razionali" e "ragionevoli", lecite e legittime, e non eccedono l'importo della mia pensione di invalidità. A mio modo di vedere le pressioni dei miei familiari sono illecite e illegittime, così pure quelle dello psichiatra, che connota il mio comportamento, lo cito qui, come un "distacco dalla realtà". Vorrei rivolgermi a un avvocato familiarista per difendermi da queste accuse, per tutelare il mio diritto reale della personalità e per scongiurare il nuovo imminente ricovero. Lei cosa mi consiglia di fare? Cordiali saluti.