Pz di 81 aa, da circa due anni sottoposta a cicli di termoterapia per k epatico verosimilmente primitivo. Attualmente la situazione é peggiorata con ascite recidivante e iperbilirubinemia intorno a 22 per verosimile ostruzione o trombosi e trattata con resine. Le condizioni cliniche vanno naturalmente peggiorando in maniera ingravescente. Si é di fronte a due scelte: abbandono di ogni terapia farmacologica e/o chirurgica oppure effettuare una diversione biliare. su quest'ultimo provvedimento i radiochirurghi sono scettici e assai indecisi sulla sua efficacia palliativa ma soprattutto sull'eventuale reale prolungamento della sopravvivenza. si tratta di una pz a cui teniamo molto e che ci pone in una situazione estremamente difficile dal punto di vista decisionale. Gradiremmo un vostro parere: la vostra esperienza su questo tipo di intervento?....altri approcci di cui non siamo a conoscenza?...
Cordiali Saluti
Risposta del medico
SANDRO GIROTTO
La valutazione finale deve essere affidata ai colleghi che hanno in cura la paziente; penso, comunque, che una terapia di supporto palliativa sia la scelta migliore.