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Esperto Risponde

Salve, scrivo per mio padre di cui ho immesso i

Salve, scrivo per mio padre di cui ho immesso i dati. Mio padre è stato operato per Carcinoma al pancreas il 15-3-06 (Ca 19.9 = 164,4) e l'esito dell'operazione è stato positivo. Nel fare le analisi di controllo dopo 2 mesi e tenuto conto che ha contratto l'epatite C più di 15 anni fa, abbiamo ottenuto: GOT 15, GPT 13, anti HCV + CEA 3.63, GICA o Ca 19.9 5.92. In ospedale gli hanno anche eseguito una paracentesi con Rivalta positiva (3.5 lt) in quanto la sua pancia era notevolmente gonfia. L'oncologo ha fatto iniziare la chemio (cisplatino e gemcitabina) per 7 settimane e ci ha detto solo che la sua ascite potrebbe esser dovuta da cirrosi o da micrometastasi...altre informazioni non riusciamo ad ottenerle da lui. So che la Rivalta positiva dovrebbe indicare un essudato... ma non ho capito cosa indichi realmente l'essere positivo o negativo; può spiegarmelo? Nel guardare i valori di riferimento mi è sembrato che i risultati dei markers e delle transaminasi siano buoni e che quindi il fegato stia abbastanza bene e che nell'organismo di mio padre non dovrebbe più esserci traccia di neoplasia...mi sbaglio? Grazie per l'attenzione, Gigia.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
La positività alla reazione di Rivalta solitamente indica che il liquido ascitico potrebbe essere infetto. Attualmente si dà molta più importanza alla conta dei leucociti neutrofili (>250/mmc) come criterio per stabilire la presenza di infezione del liquido ascitico. Si tratta di una condizione estremamente grave che richiede il ricovero ospedaliero e l’istituzione immediata di una terapia antibiotica. Il valore delle aminotransferasi non è espressione diretta della funzione epatica. Pertanto non si può stabilire in base ai valori delle aminotransferasi la presenza o meno di cirrosi e la sua gravità.
Risposto il: 31 Luglio 2006