Soffro di fibillazione atriale parossistica da circa 18 anni curata bene sempre farmacologicamente dapprima con Ritmonormal per 6 anni, successivamente con Idrochinidinaper altri 7 anni e attualmente con Almaritm ma ahimè devo constatare che i casi dai F.A. sono sempre più frequenti per cui le cure farmacologiche non hanno più effetto. L'unica medicina che non ho ancora provato è l'Amiodarone ma comunque sconsigliata dal cardiologo a causa di un
Ipertiroidismo avuto durante i primi casi di F.A.. Le fibrillazioni durano a volte anche 24 ore alternate da pause di ritmo sinusale che vanno da un minuto, a un'ora o 5 ore e poi riprende la F.A.. Penso che la mia aritmia si stia cronicizzando. Il cuore, a detto dai medici risulta essere sano. Prendo, da diversi anni, una bustina di cardirene 160 al giorno come antiaggregante. Il cardiologo mi ha detto che, dato la giovane eta (53 anni) e, visto che il
Cuore è sano e le F.A. non superano le 48 ore, , non ho ancora bisogno di effettuare la
Terapia anticoagulante. Gradirei un vostro parere per quanto riguarda questa terapia se è il caso di iniziarla. Aggiungo che circa 5 anni fa ho eseguito uno Studio Elettrofisiologico presso il San Raffaele di Milano dive mi fu detto che la mia F.A. era di tipo A3 (non generata da micro aritmie) per cui non ancora eliminabile con l'ablazione. Oggi ho saputo che effettuano delle ablazioni sulle vene polmonari, chissa se per il mio caso, questa ablazione, risulterebbe risolutiva. Confidando in una gradita risposta, vi invio cordiali saluti. Luigi.