Gentile utente, immagino solo lontanamente ciò che può aver passato, ma vorrei soffermarmi su una cosa importante: nel bene o nel male non si può più tornare indietro nel tempo, e angosciarsi per eventi passati non aiuta a vivere meglio il presente.
Il nodo della questione credo si trovi in due sue affermazioni:
1) devo assolutamente star bene per gli altri
2) (malgrado le crisi precedenti , ndr) voglio uscire dal farmaco.
Sulla prima affermazione la invito alla cautela: quando "gli altri" smettono di esserci, o non si pognono come noi vorremmo, *non deve* venir meno il nostro star bene. Cominci a lavorare per stare bene per se stessa.
Sul discorso dei farmaci le dico la mia opinione: se uno psichiatra le ha prescritto quei farmaci, lo ha fatto come "risposta" a una sintomatologia di una certa rilevanza. abbandonare i farmaci s restare "scoperti", mi creda, senza un supporto professionale non è una buona idea.
Ecco acuni consigli flash:
1) vada, se non lo sta gia facendo, da uno psichiatra e racconti come sta adesso. Tenga conto che una terapia lasciata al suo destino per lungo tempo può dare effetti negativi, pertanto è necessario una rivalutazione della terapia farmacologica periodica.
2) Si affidi ad uno psicoterapeuta (diverso dal precedente) che la possa aiutare a gestire le sue difficoltà, e, una volta raggiunto un certo grado di benessere, a diminuire i farmaci.
Le faccio i miei migliori auguri di tanta felicità.
Dr. Delogu