Buona sera, Sono una ragazza di 27 anni. Premetto che in passato ho già sofferto di ansia incentrata principalmente sul cuore che ho imparato a gestire solo con un percorso di psicoterapia. Ma adesso da 40 giorni i sintomi sono tornati più forti del passato, alcune volte accuso tachicardia con 2 episodi in cui il cuore è arrivato anche a 145 e dopo aver letto 145bpm mi sono agitata ancora di più , alcune volte accuso dolore al petto e palpitazioni. Nel 2017 feci due visite cardiologiche con relativo Holter e risultó tutto ok. Il 21 agosto 2023 ho rieseguito visita cardiologica con elettrocardiogramma e eco. Le riporto i risultati: ELETTROCARDIOGRAMMA Ritmo sinusale a F.C. di 100 b/m'. Asse elettrico regolare (59 mm). Regolare la conduzione A/V (PR 133 ms). Lievi turbe della conduzione intraventricolare destra, con regolare la fase di ripolarizzazione (QTc 449 ms). VISITA CARDIOLOGICA Esame obiettivo del cuore e del torace, nei limiti della norma, in soggetto con segni clinici reflusso gastroesofageo. Attuale compenso clinico e dei valori pressori: P.A. 90/60 mmHg. All'auscultazione toracica rumori polmonari fisiologici ed assenza di congestione polmonare (Sp02 99 %); toni cardiaci validi, assenza di toni aggiunti e soffio sistolico lieve sulla mitrale e la tricuspide, ma non significativi. Secondo lei, devo ripetere un Holter o crede che la mia tachicardia sia legata ad una Cardiofobia ? A riposo solitamente ho tra i 65/70 bmp , ma molte volte a risposo arrivo anche a 90 senza un reale motivo.
Gent-ma 27nne in poco tempo ha eseguito controlli clinici e strumentali del suo apparato cardiovascolare,e in nessun caso è stata evidenziata una anomalia. Lei stessa ammette che il percorso psicoterapico affrontato in passato aveva dato dei benefici soggettivi.
Prenda atto della normalità del suo cuore ed affronti questo disagio con un altro approccio.