Gentile signora, vorrei aiutarla e tuttavia mi trovo di fronte a un limite perchè le informazioni che fornisce non mi aiutano a formulare una risposta adeguata alla sua richiesta.
Noto che è già in cura da una psicologa e probabilmente avrà già avuto un inquadramento clinico della sua condizione esistenziale. Occorrerebbe approfondire o, quantomento, chiedere alla sua curante di aiutarla a comprendere meglio il suo stato.
Da parte mia, per poter esprimere un parere, avrei bisogno di raccogliere una anamnesi dettagliata comprendente la storia di vita e delle relazioni, le vicende legate alla sua salute da un punto di vista medico, ed altro ancora.
Se fossi il suo medico, cercherei di dare un senso al suo "mi sveglio fradicia", secondo me questa esperienza potrebbe essere messa in relazione con il suo stato di salute attuale. Ad esempio in riferimento ad una disfunzione a livello metabolico ... o a difficoltà di altro tipo. Sarebbe necessario vederla direttamente e sottoporla ad un esame obiettivo per poter essere più chiara nei confronti di una sindrome che ipoteticamente definirei di "somatizzazione" dell'ansia