Intervista al Dr. Giuseppe Quarto, Specialista in Andrologia e Urologia, nonché esperto in Chirurgia robotica e trattamento delle Disfunzioni sessuali. Svolge la propria attività di specialista a Napoli ed è responsabile del sito web urologonapoli.com.
Lo abbiamo intervistato a proposito del Fertility Day per avere un quadro più chiaro di quelle che sono le patologie che possono compromettere la fertilità maschile e quali sono le principali norme di prevenzione.
Il Fertility Day istituito dal Ministero della Sanità ha suscitato grandi polemiche per il modo in cui è stato comunicato: si è puntato il dito sul decremento delle nascite, ma poco si è parlato di prevenzione e men che meno al maschile.
Stando alla sua esperienza, gli uomini quanto sono consapevoli dei problemi che possono compromettere la loro fertilità?
Molto poco, in genere si pongono il problema solo quando tentano di avere figli e questi non arrivano.
Volendo dare un quadro delle patologie più importanti che riguardano la fertilità maschile, quali sono quelle più difficili da individuare e/o da curare? In realtà ci sono due tipi di infertilità quelle legate a patologie come Varicocele, infiammazioni alla prostata e ai testicoli, che se individuate sono ben curabili, e poi patologie da alterazioni genetiche per le quali attualmete non esistono terapie mirate
In che modo i comportamenti sessuali poco attenti possono compromettere la capacità di procreazione degli uomini?
Una vita sessuale irregolare può essere causa di infezioni, le quali andando a colpire l’apparato riproduttore maschile in particolare come testicoli e prostata, ne comprometto la funzionalità e di conseguenza sia il numero che la qualità del liquido seminale.
I ragazzi, specie in giovane età, sono culturalmente poco responsabilizzati rispetto a questo aspetto della loro vita, quale consiglio si sente di dare ai giovani, rispetto alla loro futura paternità?
Il consiglio più che darlo ai giovani lo darei ai genitori, in quanto come le donne sono abituate ad andare dal ginecologo gia da ragazzine, per i maschietti tale abitudine non esiste, in più venendo a mancare la visita di leva può capitare che un ragazzo non abbia mai fatto un controllo. Pertanto il consiglio è quello di sottoporsi una volta completato lo sviluppo ad una visita andrologica.