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Trascorrere bene l'estate? Le indicazioni del Ministero della Salute

Trascorrere bene l'estate? Le indicazioni del Ministero della Salute

Come il caldo estivo, cosa mangiare e quali sono le persone più a rischio: le informazioni del Ministero della Salute per un'estate serena.

Estate 2007: il Ministero della Salute si attiva fornendo indicazioni ai cittadini italiani sui comportamenti corretti per vincere il caldo, informando le persone più esposte a rischio e individuando l’alimentazione da adottare per le prossime settimane.

Dallo scorso 1 giugno e fino al 31 agosto, il Ministero si è fatto ambasciatore di un ampio piano d’azione che trova nel suo call center (numero gratuito 1500tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00) uno dei suoi elementi-chiave.

Nato in collaborazione con le Regioni e le Province autonome, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), i Comuni e il Centro di Competenza Nazionale Prevenzione degli effetti del caldo sulla salute - Dipartimento Protezione Civile, il call center fornirà indirizzi e numeri utili dei servizi socio-sanitari attivati sul territorio italiani e sui singoli territori locali, costanti segnalazioni delle ondate di calore su diciassette città monitorate dalla Protezione Civile e, naturalmente, consigli su come difendersi dai rischi legati al caldo. Il Ministero ha, a questo proposito, sottolineato l’importanza di un autocontrollo costante per i soggetti più esposti ai rischi: le persone anziane con le loro condizioni fisiche generalmente più compromesse e con un Organismo meno efficiente nella compensazione dello stress da caldo; i cittadini non autosufficienti che dipendono da altre persone per l’assunzione di liquidi; i neonati o i bambini più piccoli che non presentano una completa autosufficienza e possono essere esposti al rischio di aumenti eccessivi della temperatura corporea e a forme di disidratazione; coloro che fanno esercizio fisico o svolgono un intenso lavoro in spazi aperti.

Crampi, lipotimia, edemi, colpi di calore, congestione e disidratazione sono i sintomi che si accompagnano al conclamarsi di rischi legati all’eccessivo calore. I crampi, ad esempio, possono colpire anziani che assumono pochi liquidi, persone che svolgono attività fisica senza reintegrare sufficientemente i liquidi persi o persone che, pur bevendo a sufficienza, non reintegrano i sali minerali persi. La lipotimia, ovvero lo svenimento, può essere invece prevenuta se ai primi sintomi (vertigini, sudore freddo, offuscamento visivo), si fa adottare al paziente una posizione distesa con le gambe sollevate rispetto al Cuore.
La condizione più grave che si può verificare in periodi di grande caldo, è senza dubbio il colpo di calore: si tratta di una vera e propria condizione di emergenza il cui ritardato, o mancato, trattamento può condurre anche alla morte. Quando la capacità fisiologica di termoregolazione risulta compromessa e la temperatura corporea raggiunge valori di circa 40° centigradi, il colpo di calore può manifestarsi con forme di iperventilazione, anidrosi, insufficienza renale, edema polmonare, aritmie cardiache e può conclamarsi anche con uno shock accompagnato da delirio che può evolversi nella perdita di coscienza.
Sudorazione e dolore toracico sono invece i primi sintomi che accompagnano l’insorgenza della congestione, causata dall’introduzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, subito dopo o durante i pasti: un eccessivo afflusso di sangue all’addome può, in tal caso, bloccare o rallentare i processi digestivi. È dunque necessario far sedere o sdraiare l’infortunato in un luogo caldo e asciutto.
In caso di disidratazione, invece, la quantità di acqua persa dall’organismo è maggiore di quella introdotta: la disidratazione si può manifestare quando l’organismo stesso richiede quantità di acqua maggiore, si perdono molti liquidi (febbre, vomito o diarrea), non si assume volontariamente acqua a sufficienza. Sete, naturalmente, ma anche debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia e ipotensione sono i primi sintomi della disidratazione.

Più in generale, durante il periodo estivo e soprattutto nelle grandi città, i parametri più importanti del microclima delle abitazioni – temperatura, umidità e ventilazione – sono spesso alterati per lunghi periodi di tempo e possono causare sensazioni di malessere o danni alla salute di anziani, malati cronici, bambini piccoli, donne in gravidanza. In tali casi, è opportuno schermare o ombreggiare finestre e vetrate con esposizione a Sud e Sud-Ovest utilizzando tende, persiane, veneziane o altri oscuranti regolabili; va poi potenziata la ventilazione naturale degli ambienti aprendo le finestre durante le ore meno calde della giornata favorendo il rinnovo dell’aria interna con una più fresca aria esterna o utilizzando impianti di aria condizionata che contribuiscono a migliorare le condizioni di benessere e sicurezza negli ambienti dove si vive. In quest’ultimo caso, è necessario tenere in regolare manutenzione i filtri dell’impianto di climatizzazione, evitando poi di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna (consigliabile una temperatura tra i 25°C e i 27°C).

Quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata – di preferenza verdura e frutta fresca - evitando cibi pesanti e ipercalorici è l’indicazione-chiave per quanto riguarda i comportamenti alimentari della stagione estiva
Assumere non meno di 2 litri di acqua ogni giorno e mangiare frutta fresca in buone quantità garantisce, infine, un eccellente apporto di liquidi: gli anziani devono bere anche se non se ne sentono il bisogno, mentre fanno eccezione le persone che soffrono di Epilessia o malattie del cuore, rene, fegato o che presentano problemi di ritenzione idrica.

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Ultimo aggiornamento: 07 Maggio 2018
5 minuti di lettura
Commento del medico
Dr. Alessio Migneco
Dr. Alessio Migneco
Specialista in Medicina d'emergenza-urgenza

Solleone e caldo pesante: una situazione che per la Protezione Civile si identifica con l’allarme di livello 3, ossia legata a condizioni meteo che mettono a rischio la popolazione.
È soprattutto nelle città che il caldo sembra non dare tregua e sebbene sembri che il peggio debba ancora arrivare, i Pronto Soccorso lavorano già a pieno regime una persona su tre che soffre di problemi legati al caldo. I più colpiti sono gli anziani disidratati, specie se Alzheimer, cui manca il senso della sete. Ma a soffrirne…un po’ tutti!

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