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Individuare la depressione con un esame del sangue

Individuare la depressione con un esame del sangue

Dagli Stati Uniti un test del sangue, basato sulla ricerca di 9 molecole, potrebbe portare al riconoscimento della depressione.

Oggi la depressione è una Patologia che si riconosce solo attraverso i sintomi descritti dal paziente ma a breve le cose potrebbero andare diversamente. Il riconoscimento della depressione, infatti, potrebbe essere affidato a criteri più obiettivi grazie a un esame del Sangue basato sulla ricerca di 9 molecole. Queste, in determinate concentrazioni, indicano la presenza della patologia.

Il nuovo test sarà possibile grazie a uno studio della Northwestern University Feinberg School of Medicine pubblicato su Translational Psychiatry. Gli studiosi hanno selezionato un gruppo di molecole presenti in concentrazioni differenti e ben riconoscibili nel sangue dei depressi: sono 9 molecole di Rna, una sostanza chimicamente simile al Dna che traduce l'informazione genetica.

Gli esperti hanno confrontato il sangue di 32 persone depresse e altrettante non affette dalla patologia. Ebbene è emerso che questi 9 Rna sono in concentrazioni ben distinguibili nel sangue dei depressi. Se il paziente depresso si sottopone a psicoterapia e la Depressione scompare o si riduce, questo insieme di concentrazioni ematiche delle 9 sostanze si modifica.

Da qui la possibilità che il prelievo venga usato anche per monitorare se le terapie usate sono efficaci. 3 di queste 9 molecole, poi, sono risultate in quantità alterate anche in individui che non hanno sintomi depressivi in atto ma che li hanno avuti in passato, prova che il test può anche essere utilizzato per individuare le persone a rischio depressione.

Considerando che la depressione è una malattia che colpisce circa il 7% della popolazione, con percentuali in crescita, poter fare una diagnosi 'fisica' è un progresso notevole. Ora lo studio va portato su larga scala così da esaminare se ci sono differenze tra i sessi e bisognerà capire se il test sarà specifico per distinguere la depressione dalla sindrome bipolare oppure da altre malattie mentali come i disturbi d'ansia.

Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio 2016
2 minuti di lettura
Commento del medico
Dr. Giovanni Delogu
Dr. Giovanni Delogu
Specialista in Psicoterapia

Ritengo sia un importante passo avanti in termini di conferma:  

  • della diagnosi;
  • dell’efficacia della psicoterapia (nell’articolo originale viene presa in esame la terapia cognitivo-comportamentale);
  • della veridicità dei test psicometrici (un riscontro biometrico da confrontare con risultati di batterie di test psicometrici validati - o meno, scientificamente).

A dispetto di quanto si pensi, la depressione non è sempre semplice da diagnosticare, proprio per le varie forme che essa presenta. Resta interessante la prospettiva che un test del genere possa 'azzeccare' una diagnosi certa laddove si è incerti.

Fosse attendibile come risultato, fungerebbe da punto fermo sul quale validare forme di psicoterapie e test psicometrici. Mi aspetto, in tutta onestà, drammatiche reazioni da parte di chi verrebbe sconfitto dal verdetto del test genetico.

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