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Quanto è importante guardarsi negli occhi?

Quanto è importante guardarsi negli occhi?

Perdere la capacità di guardare l'altro negli occhi e mantenere il contatto visivo ha dannose conseguenze nei rapporti umani e lavorativi.

 

Non ti amo più”. Se la fine di un amore arriva via sms, immancabile arriva anche la risposta dell’amante abbandonato, che chiede di sentirselo ripetere “guardandomi negli occhi”.

L’importanza dell’eye contact è indubbiamente rilevante perché molta della nostra abilità di percepire empatia o anche semplicemente di comprendere davvero ciò che l’altro sta dicendo, al di là delle mere parole, sta nel tempo trascorso a guardarlo negli occhi.

Per questo sono estremamente interessanti i risultati di uno studio condotto dalla società di comunicazione nordamericana Quantified Impressions che ha esaminato il tempo trascorso a guardare gli altri negli occhi in circa 30mila candidati durante colloqui di gruppo o individuali. Il risultato dell’indagine mostra che il tempo impiegato a guardare l’interlocutore è calato del 30-60%.

E non è cosa da poco se si pensa che l’ideale sarebbe guardare negli occhi la persona con cui si sta parlando per il 60-70%. Non c’è dubbio, spiegano gli esperti sul Wall Street Journal, che tablet, smartphone, videoconferenze e chat abbiano ormai abituato le persone a comunicare scrivendo o attraverso un mezzo tecnologico. Un trend che ha contribuito non poco alla perdita dell’eye contact.

Inoltre, spiega Noah Zandan, presidente di Quantified Impressions, è diventato ormai socialmente accettabile essere a cena con qualcuno e contemporaneamente controllare i risultati della partita sul proprio smartphone. In fondo, chi di noi non si è trovato seduto a tavola con amici che chiacchieravano con noi e contemporaneamente tenevano d’occhio il cellulare con il profilo di Facebook aperto, in attesa di nuove notifiche?

Ma perché siamo così vulnerabili di fronte al fascino del multitasking offerto dai nuovi strumenti tecnologici? Dana Brownlee, fondatrice di una società di formazione per manager, suggerisce che questo approccio sia dovuto al timore di perdere le opportunità: in altre parole, come possiamo perdere tempo a guardare negli occhi una sola persona, se intorno a noi (o lontano da noi, ma raggiungibile via tablet) c’è un mondo di opportunità potenzialmente interessanti?

D’altronde la perdita dell’eye contact non è uno svantaggio solo nei rapporti sociali e umani, ma anche nel lavoro. Gli esperti spiegano che un capo che durante una riunione tiene gli occhi puntati sul telefonino, invece che sui suoi interlocutori, viene facilmente considerato un cattivo capo.

L’importanza di recuperare la capacità di guardare l’altro negli occhi è, quindi, indiscutibile. Ma attenzione a non esagerare. Distogliere lo sguardo troppo presto può essere interpretato come un segno di insicurezza e inaffidabilità, ma sostenere lo sguardo per più di 10 secondi appare poco autentico e aggressivo. L’ideale è mantenere l’eye contact per 7/10 secondi durante una conversazione singola e 3/5 secondi in una conversazione di gruppo.

Ultimo aggiornamento: 08 Giugno 2015
3 minuti di lettura
Commento del medico
Dr.ssa Silvia Garozzo
Dr.ssa Silvia Garozzo
Specialista in Psicologia clinica e Psicoterapia

Trovo molto interessanti i contenuti dell’articolo in questione. Sono una ulteriore conferma del fatto che i ritmi ed i dettami dell’era consumistica e capitalistica, che ci spinge a correre e comprare e consumare sempre più, non solo poco si confanno alla salute e sopravvivenza del genere umano ma rischiano proprio di danneggiarlo.

La specie umana si basa sul contatto sociale, sullo scambio comunicativo. L’uomo è animale da branco. Come per i lupi ed i cani (per esempio) anche agli uomini basta uno sguardo per comunicare amicizia o attacco aggressivo.

Privarci di tutta questa parte della comunicazione per concentrarci sull’utilizzo fast delle comunicazioni telematiche (per quanto non siano esse da demonizzare ma l’eccessivo uso che se ne fa) significa ammalarci di solitudine. Significa perdersi. Significa in ultima istanza andare verso l’estinzione. È necessario riflettere e dare una bella sterzata alle nostre vite. Questo uno spunto di riflessione in questa direzione.

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