Uno studio condotto nell'ambito del Framingham Offspring Study dalla Tuft University statunitense e pubblicato sul British Journal of Nutrition consiglia di assumere almeno tre volte alla settimana latte e derivati per tenere sotto controllo il rischio di sviluppae l'ipertensione.
Lo studio ha visto coinvolte 2636 persone e alla fine ha concluso che quelle che mangiavano almeno 3 porzioni alla settimana di latte o yogurt andavano incontro ad un minore aumento dei valori della pressione massima e minima e anche ad un rischio inferiore di ammalarsi di ipertensione con il passare degli anni.
I ricercatori, in particolare, hanno osservato che per ogni porzioni di yogurt in più consumata a settimana il rischio di ipertensione scendeva del 6%. In altre parole il consumo di latte e latticini a basso contenuto di grassi è associato inversamente alle variazioni della pressione minima.
Assolatte commenta positivamente questi dati, ricordando che il cocktail di Nutrienti presente nel latte e nei derivati determina l'effetto positivo sulla pressione arteriosa: tra le sostanze preziose cita i peptidi bioattivi derivanti dalla digestione delle proteine del siero di latte (che potrebbero aiutare a controllare la vasocostrizione delle arterie e i volumi dei fluidi extracellulari), gli acidi grassi a media catena, il calcio, il potassio e il magnesio (che contribuiscono a regolare la resistenza dei vasi sanguigni e favoriscono la vasodilatazione).
Per approfondire guarda anche: "Che cosa è l'ipertensione?"
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Ultimo aggiornamento: 06 Novembre 2015
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