Sono più di mille i casi di Morbillo segnalati in Italia da Gennaio a Marzo del 2017, e i numeri sono destinati a crescere. Le regioni più colpite sono Piemonte, Lombardia, Lazio e Toscana. È questo il bollettino dell’epidemia di Morbillo ancora in corso, con i numeri sulla diffusione della malattia che hanno subito un incremento del 230 per cento rispetto al 2016. Secondo i dati rilasciati dal Ministero della Salute la fascia di età più colpita è quella tra i 15 e i 39 anni, Il 19,4% dei casi accertati sono soggetti con meno di cinque anni. Di questi 36 erano bambini al di sotto dell’anno di età, per i quali non è possibile ancora eseguire la vaccinazione. Il Morbillo è una malattia che può avere anche gravi conseguenze, specie in soggetti deboli o con altre patologie. La vaccinazione tetravalente MPRV oltre oltre a proteggere dalle complicazioni della malattia è in grado di generare quella immunità di gregge che protegge anche i soggetti che non possono essere vaccinati, come i bambini con meno di 13 mesi o persone con immunodeficienze (pazienti oncologici o malati di HIV). Secondo il nuovo Piano Nazionale dei Vaccini 2017-19 la Vaccinazione contro il morbillo è disponibile a partire dai 13 mesi e può essere fatta ad ogni età.
Il calo delle vaccinazioni
Secondo gli esperti, il principale responsabile di questa epidemia di Morbillo è il calo delle vaccinazioni che si sta verificando negli ultimi anni a causa di sempre più diffusi timori sulla sicurezza del Vaccino MPRV (ovvero il vaccino contro Morbillo – Parotite – Rosolia - Varicella).
Per ottenere l’immunità di gregge la percentuale dei vaccinati dovrebbe essere almeno del 95%, questa è la soglia minima per fermare la circolazione del virus e salvaguardare la salute della popolazione. A fronte di questo dato, nel nostro paese la copertura vaccinale nel 2015 è stata dell’85,3%, ossia più bassa del 10% rispetto alla soglia minima. Dati che confermano la diffidenza crescente verso questo strumento di prevenzione così importante.
La vaccinazione MPRV è fortemente consigliata dal Ministero della Salute, ma non è obbligatoria e l’ultima parola spetta ai genitori. Spesso nella scelta di vaccinare o meno i propri figli, non si tiene conto che il vaccino contro le malattie esantematiche costituisce l’unico strumento che salvaguarda i soggetti più deboli. Se la maggior parte della popolazione è vaccinata, infatti, anche chi non ha potuto ricevere il vaccino per condizioni mediche che lo impedivano, sarebbe protetto.
Le complicazioni del Morbillo
Il Morbillo, che in molti casi si risolve autonomamente, è una malattia molto contagiosa che può causare gravissime complicazioni: dalla polmonite all’encefalite, danni all’udito e alla vista, problemi neurologici. In alcuni casi può condurre alla morte, come è evidente dai casi di cronaca degli ultimi mesi. Del resto, quando la vaccinazione non era disponibile erano centinaia i bambini che morivano ogni anno a causa della malattia (Dati Istat).
Nota a tutti la triste storia di Olivia, figlia minore dello scrittore per bambini Roald Dahl, che all’età di sette anni prese il morbillo e morì a cause di una infiammazione delle meningi (encefalite). Allora il vaccino non era disponibile, ma sappiamo tutti cosa sceglierebbe suo padre se potesse tornare indietro nel tempo con la dose di vaccino per la sua amata figlia.