Oggi 14 Novembre ricorre il 26° anniversario della Giornata Mondiale del Diabete, un evento a carattere mondiale che promuove, da ormai quasi trent’anni, una campagna di sensibilizzazione ed educazione nei confronti di una malattia dai mille volti.
In tutto il mondo, migliaia di volontari, diabetici e non, coadiuvati da medici ed infermieri, mettono a disposizione le loro competenze e conoscenze a favore di chiunque abbia necessità di ricevere informazioni e consigli. A tale scopo, stand, gazebi e postazioni mobili, popoleranno le piazze di tutte le città, offrendo anche esami gratuiti (in Italia saranno ben 500 le località coinvolte).
World Diabetes Day 2017: una classificazione della malattia
In Italia, solo nel 2016, il 5,3% della popolazione (oltre 3 milioni di persone) è risultata essere affetta dal diabete. Una percentuale che si stima sia destinata ad aumentare, se messa a confronto con il trend di diffusione negativo avuto dal 1980 a oggi (37 anni fa solo” il 2,9% della popolazione era affetta dalla malattia).
Una malattia, quella del diabete, cronica che comprende alcune patologie del metabolismo che determinano una condizione di iperglicemia (eccesso di zuccheri nel sangue). Le grandi famiglie del diabete si suddividono in:
- Diabete di tipo 2;
- Diabete di tipo 1;
- Diabete gestazionale;
Il diabete di tipo 2 noto anche come “diabete dell’anziano” o “diabete alimentare” è la tipologia più diffusa che colpisce solitamente gli over 40 che vertono in condizioni di sovrappeso o obesità. Inizialmente asintomatico, il malato, lentamente perde la capacità di equilibrio della glicemia.
Il diabete di tipo1, invece, ha origine autoimmune, ed inibisce la produzione di insulina da parte del fegato, distruggendo le betacellule. La malattia ha, di solito, un’insorgenza in età infantile e comporta un trattamento basato su assunzioni giornaliere di insulina per evitare pericolose condizioni di ipoglicemie ed iperglicemie.
Il diabete gestazionale o diabete gravidico è un tipo di diabete temporaneo legato al periodo della gravidanza nel quale la puerpera non è in grado di controllare i livelli di glicemia nel suo sangue.
Esistono altre forme di diabete, per lo più intermedie fra quello di tipo 1 e quello di tipo 2 ed esiste anche la possibilità di contrarre la sindrome come conseguenza di un’altra malattia o per effetto di un trauma di qualsiasi tipo.
In tutte le tipologie, comunque, una dieta adeguata ed uno stile di vita sano ed equilibrato, permettono di tenere sotto controllo la malattia e condurre una vita assolutamente normale.
Complicanze del diabete: attenzione alla salute degli occhi e della bocca
È importante, inoltre, una volta diagnosticato il diabete, scongiurare il rischio di poter contrarre delle complicazioni come la retinopatia diabetica, l’edema maculare diabetico che possono causare ipovisione o, addirittura, cecità o malattie del cavo orale, come la parodontite.
Necessari, quindi, controlli annuali di screening per poter scongiurare l’insorgenza di ogni complicanza, nonché un’opera di prevenzione quotidiana per allontanare qualsiasi fattore di rischio.
“Nel caso in cui venga diagnosticato il diabete” spiega il Dott. Alessandro Crea, odontoiatra “è necessario fare subito una visita dal parodontologo e sottoporsi ad un regolare monitoraggio per cercare di intercettare la malattia prima che si manifesti e per cercare di rallentarne o bloccarne lo sviluppo”.
“L’oculista gioca un ruolo fondamentale, insieme al medico di famiglia e all’endocrinologo nella gestione e prevenzione delle complicanze oculari e non, legate al diabete” afferma il dott. Antonio Todaro, medico oculista “Attraverso un accurato esame della vista valutiamo lo stato di salute dei vasi retinici e dell’occhio, ma in maniera indiretta anche quelli di altri distretti corporei come cervello, rene e cuore che sono danneggiati in maniera molto simile.”
Gestione del diabete: il futuro è nella telemedicina
Un grande aiuto nella lotta contro il diabete arriva dalle nuove tecnologie, argomento principe del Convegno dell’Associazione Medici Diabetologi tenutosi l’11 Novembre scorso a Roma. Scopo principale è quello di avvalersi dei sistemi di salute digitali, favorendo una migliore comunicazione fra medico e paziente, migliorando la qualità della percezione della vita per dar vita a cure sempre più personalizzate ed efficaci.
“Per una gestione più sostenibile di importanti patologie croniche, come il diabete, l’assistenza dovrà evolvere verso un approccio più razionale e moderno, indirizzandosi in remoto, grazie agli strumenti offerti oggi dalle tecnologie digitali”, esordisce Domenico Mannino, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD).
Durante il Convegno l’AMD ha annunciato l’avvio di uno studio su 1.000 pazienti affetti da diabete di tipo 2 e diabete gestazionale per misurare il concreto impatto di un sistema telecare per il controllo del rischio metabolico e cardiovascolare.